Inquinamento acustico: cause, conseguenze e rimedi

In questa guida scopriamo cos’è l’inquinamento acustico, quali sono le cause e quali le conseguenze per ambiente e salute. Oltre a stabilire inquinamento cause conseguenze e rimedi, si chiarirà quali sono le possibili soluzioni inquinamento e rimedi e come fare per vedersi risarciti i danni subiti a causa dell’inquinamento acustico?

I danni alla salute dell’inquinamento acustico

Cos’è inquinamento acustico? L’inquinamento acustico è una forma di inquinamento ambientale. L’inquinamento ambientale causa morti e distrugge il nostro pianeta, causando fenomeni gravissimi come quello del riscaldamento globale. Questi problemi non possono essere risolti se non si agisce immediatamente e con maggiore incisività a livello a globale.

Tra le varie tipologie di inquinamento, quello acustico appare una delle più sottovalutate, eppure anche questo causa gravi danni alla salute. Esso provoca infatti, non solo gravi disagi, ma anche vere e proprie patologie.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, grazie all’impegno del suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, porta avanti da decenni una battaglia per il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute. L’impegno è a favore della transizione ecologica, con proposte attive ai governi.

Che cos’è l’inquinamento acustico e come si caratterizza?

L’inquinamento acustico è la diffusione nell’ambiente di suoni intensi, specialmente nelle aree urbane, ma non solo. Il rumore può essere qualificato come una sensazione uditiva fastidiosa o intollerabile.

La legge fissa la soglia di decibel al di sopra della quale è possibile parlare di vero e proprio inquinamento acustico. Secondo la normativa vigente in Italia è consentito un massimo di 65 decibel nel corso del giorno e 55 nella notte. Il valore ottimale è inserito in un range tra 35 decibel e i 45.

Può essere causato da diversi settori e attività umane:

  • traffico veicolare (clacson, pneumatici sul suolo, rombi dei motori, ruote dei tram);
  • ferrovie, infatti pur essendo il treno un mezzo di trasporto più ecosostenibile di altri, esso è fonte di rumorosità;
  • trasporto aereo, perché i motori degli aerei nelle fasi di decollo e atterraggio provocano forti rumori;
  • industria e artigianato, in cui i rumori coinvolgono tutte le città ad elevata densità lavorativa;
  • attività commerciali, come bar o discoteche e attività domestica;
  • fenomeni meteorologici, cioè un inquinamento acustico naturale, non connesso alle attività umane.

Le conseguenze e i danni alla salute

L’esposizione all’inquinamento acustico ha conseguenze e provoca danni fisici che differiscono in base alle caratteristiche del rumore prodotto e a quelle del soggetto colpito. Le cause inquinamento acustico provocano diversi danni:

  • uditivi acuti (intensi e di durata breve) o cronici (se l’esposizione è prolungata) che possono causare vertigini, ronzii e insensibilità uditiva;
  • extra uditivi, che non coinvolgono l’apparato uditivo, ma che sono causati dall’inquinamento acustico.

Riguardo quest’ultimo caso, infatti, il rumore è fonte di stress, che ha conseguenze nell’apparato gastrointestinale o nell’aumento della pressione arteriosa, con alterazioni del sistema nervoso, del sistema immunitario, del surrene, della tiroide. A queste problematiche va aggiunta una sensazione di fastidio generico, che genera infelicità e problematiche di comunicazione, percezione o di svolgimento di normali attività di studio o lavoro, e disturbo del riposo e del sonno.

Inquinamento acustico: rimedi, soluzioni e proposte

È importante stabilire per inquinamento acustico cause, conseguenze e rimedi. Debellare l’inquinamento acustico non è possibile, ma è possibile arginarlo e mitigarlo per difendersi opportunamente da esso. Per questo le azioni delle istituzioni devono muoversi in sinergia con quelle del singolo. In effetti, dal Parlamento Europeo giungono delle proposte per abbassare il livello dei rumori prodotti dalle automobili, attraverso l’introduzione di limiti più bassi di emissioni sonore in decibel. Questa misura inciderebbe positivamente sull’inquinamento acustico e sull’inquinamento atmosferico.

In aggiunta, alcune accortezze dei decisori politici a livello locale potrebbero essere per inquinamento acustico rimedi. Per esempio si può utilizzare l’asfalto fonoassorbente (a bassa rumorosità) oppure pianificare le aree urbane prevedendo alberi e piante ai bordi delle strade, che fanno da barriera contro il rumore.

Inoltre tra i rimedi e soluzioni all’inquinamento acustico ci sarebbe l’incentivare la cittadinanza a una mobilità alternativa (pedonalizzazione delle strade, inserimento di piste ciclabili, disincentivare gli spostamenti, usare una mobilità sostenibile anche dal punto di vista acustico).

Anche il design interno di una casa deve essere altresì pensato per difenderci da questo tipo di inquinamento. Per esempio le superfici porose hanno migliori capacità di assorbire il suono. Anche divani, cuscini, materassi, tende e piante contribuiscono ad assicurare confort acustico nell’ambiente domestico.

Inquinamento acustico: che cosa fare?

Le vittime di inquinamento acustico hanno diritto alla tutela legale se il rumore a cui sono esposte eccede i limiti di emissione in decibel imposti dalle norme amministrative. Questo vale anche se eccede i limiti di immissione in decibel all’interno dell’abitazione previsti dalle normi civili (art.844 c.c.) e se eccede i limiti maggiori stabiliti da un eventuale regolamento condominiale.

In questi casi è necessario attivarsi subito e non sottovalutare il problema. I danni provocati dal rumore possono impattare anche pesantemente sulla vita, sulla salute e sul benessere degli esposti. Il consiglio è quindi quello di non temporeggiare e attivarsi immediatamente per far valere i propri diritti.

L’impegno di ONA nell’assistenza alle vittime

L’ONA si occupa dei diritti di coloro che sono stati soggetti all’inquinamento acustico per ottenere il risarcimento dei danni. I danni da risarcire comprendono quelli patrimoniali e quelli non patrimoniali (danno biologico, quello morale e quello esistenziale). L’ottenimento del risarcimento non è solo un beneficio in termini economici, ma permetterà di non subire ulteriori esposizioni dannose per la salute.

L’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, ha svolto diversi appelli al governo perché il Recovery Plan fosse investito nella maniera più opportuna possibile. Tra le priorità c’è quella di lavorare sulle sorgenti acustiche inquinanti e sulla bonifica dei siti contaminati da agenti cancerogeni, come l’amianto. Questo tema è approfondito durante il 19° episodio di ONA TV: “Amianto e Recovery Plan, un nuovo rinascimento dopo la pandemia“.

L’impegno dell’ONA è quindi rivolto a favore di una transizione ecologica e a tutela dell’ambiente, senza la quale non è possibile nemmeno una tutela della salute. Inoltre fornisce alle vittime di danni alla salute causati da agenti cancerogeni assistenza legale gratuita e assistenza medica gratuita. È possibile avere una prima consulenza chiamando il numero verde o compilando il form.

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