Psicoterapia per i malati di mesotelioma: quale approccio?

La psicoterapia rappresenta un elemento essenziale nel trattamento globale dei pazienti affetti da cancro, e da mesotelioma. Fornisce infatti un supporto psicologico che va oltre la gestione fisica della malattia. Affrontare il cancro infatti non riguarda solo la sconfitta delle cellule tumorali, ma anche la gestione degli impatti emotivi, psicologici e sociali correlati alla diagnosi, alla gestione delle cure e agli esiti incerti.

Diversi approcci psicoterapeutici sono stati utilizzati con successo per i pazienti oncologici, e la scelta dell’approccio dipende spesso dalle esigenze individuali e dalla natura della malattia.

In questa guida ci occupiamo di capire quali sono gli obiettivi e i risultati raggiungibili con l sostegno psicologico, quali possono essere quindi i vantaggi e quali sono gli approcci migliori su cui orientarsi nella scelta dello psicoterapeuta.

Uno studio condotto dalla British Lung Foundation (BLF) ha evidenziato che i pazienti sperimentano una serie di disturbi di natura psicologica, definiti “comportamento di malattia”.

Tra i principali: febbre, perdita di appetito, depressione (nel 52% dei pazienti), ansia (nel 67% dei pazienti), difficoltà decisionali, scarsa concentrazione e aumentata sensibilità al dolore. Altri sintomi comuni includono paura (51%) e alienazione (41%).

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto offre ai malati di mesotelioma l’assistenza legale per il risarcimento e gli indennizzi e l’assistenza psicologica. Per richiedere una consulenza basta compilare il modulo che trovate al termine di questa pagina.

Psicoterapia per i malati di mesotelioma: perché è importante

Per il mesotelioma, una malattia asbesto correlata particolarmente aggressiva, i tassi medi di sopravvivenza globale variano tra 4 e 18 mesi. Si conta solo circa il 7% dei pazienti ancora in vita a cinque anni dalla diagnosi. Gli effetti sulla psiche dei pazienti e dei loro familiari sono devastanti. Spesso, si sperimenta una fase di negazione iniziale e l’intero percorso appare insostenibile.

Da qui la necessità di intervenire prontamente attraverso un supporto psicologico mirato.

I pazienti di mesotelioma affrontano inoltre la paura che anche i propri famigliari possano ammalarsi. Infatti spesso il contagio è avvenuto attraverso l’esposizione alle fibre sulle tute di lavoro degli esposti, portate in casa per essere lavate. Questo aggiunge un ulteriore disagio psicologico a quello già nefasto causato dalla malattia.

Psicoterapia: i migliori approcci tra cui scegliere in caso di mesotelioma

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS, è necessario focalizzarsi su interventi mirati, come la terapia cognitivo-comportamentale e il supporto psico-oncologico, al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti.

In particolare, la psicoterapia di gruppo può offrire ai pazienti un contesto dove elaborare le complesse sfaccettature del dolore e della rabbia, connesse alla diagnosi infausta.

I pazienti affetti da mesotelioma possono beneficiare di Terapie Cognitive Comportamentali (CBT) e Terapie Comportamentali Dialettiche (DBT). La CBT mira a identificare e modificare schemi di pensiero disfunzionali, mentre la DBT promuove la consapevolezza attraverso tecniche come l’esercizio di respirazione.

L’approccio terapeutico multifamiliare: uno studio

Per fornire un supporto concreto e mirato, è stato sviluppato un programma pilota (basato sul modello di psicoanalisi multifamiliare proposto da Jorge Garcìa Badaracco), adattato al contesto oncologico.

Rivolto ai pazienti, ai caregiver, operatori sanitari e familiari, prevede la condivisione delle emozioni legate alla malattia, al fine di elaborarle in modo costruttivo.

Tutte le sensazioni che affiorano vengono affrontate in assenza di giudizio. Da qui si lavora sulla “narrazione”, elemento fondamentale per trasformare e annullare ogni visione “vittimista”.

Psicoterapia cognitivo-comportamentale (TCC) e mesotelioma

La Terapia Cognitivo Comportamentale è focalizzata sull’identificazione e sulla modifica di schemi di pensiero negativi e comportamenti disfunzionali. Per i pazienti affetti da mesotelioma la TCC può aiutare a gestire l’ansia, la depressione e a sviluppare strategie per affrontare il dolore e lo stress legato alla malattia.

Terapia della terza onda (Mindfulness, Accettazione e Impegno)

Questi approcci incorporano pratiche come la mindfulness per aiutare i pazienti a sviluppare una consapevolezza del momento presente, accettare le emozioni senza giudizio e impegnarsi in azioni significative in linea con i propri valori nonostante le sfide della malattia.

Terapia interpersonale e dinamico relazionale

La terapia interpersonale si concentra sulle relazioni e sulle dinamiche interpersonali. Può aiutare i pazienti a navigare nei cambiamenti nelle relazioni, affrontare la solitudine o migliorare la comunicazione con i loro cari durante il percorso della malattia.

Psicoterapia di gruppo online: i vantaggi

Il software PsyCare, una piattaforma italiana dedicata a psicologi e psicoterapeuti, consente la terapia di gruppo online attraverso specifiche funzionalità. Offre una serie di strumenti al professionista e una seduta sicura e criptata.

Durante la pandemia è stato sviluppato un progetto pilota che ha coinvolto la piattaforma, l’Università di Torino e le vittime di esposizione all’amianto di Casale Monferrato allo scopo di studiare la validità di un tale approccio sui sintomi psicosomatici degli esposti.

La terapia online può essere anche individuale consentendo di scegliere, indipendentemente dalla zona di residenza, il professionista più adatto e senza doversi spostare in caso di terapia debilitanti e situazione fisica debilitata.

Psicoterapia online e in studio: vantaggi e svantaggi

Esploriamo i benefici della terapia online:

  1. Distanze annullate: elimina le barriere geografiche, facilitando l’accesso per coloro che hanno limitazioni di mobilità, come i malati di mesotelioma, o risiedono in luoghi remoti.
  2. Ottimizzazione del tempo: fornisce un supporto immediato senza perdite di tempo dovute agli spostamenti, spesso non praticabili e difficili da gestire anche per i familiari.
  3. Continuità terapeutica: consente la prosecuzione della terapia anche a distanza, garantendo il supporto continuo al paziente nelle sue difficoltà.
  4. Riservatezza: evita l’imbarazzo della sala d’attesa e permette ai pazienti di esprimere liberamente emozioni come rabbia e dolore.
  5. Tecnologia a portata di mano: consente al terapeuta di gestire documenti, note e appuntamenti direttamente sul suo dispositivo, ottimizzando la gestione della seduta.

Tuttavia, la terapia online presenta anche alcuni svantaggi:

  1. Privacy: può essere difficile trovare uno spazio riservato e confortevole in cui sentirsi a proprio agio. In particolare senza il timore di essere ascoltati da altri durante la conversazione con il terapeuta.
  2. Setting terapeutico: alcuni considerano il contesto virtuale come un limite significativo, perché elimina le implicazioni psicologiche del recarsi e trovarsi all’interno di uno studio fisico.
  3. Gestione della seduta: non è sempre possibile eseguire online gli stessi esercizi pratici possibili in uno studio fisico. Richiede al terapeuta di adattare la struttura delle sedute.

Obiettivi della psicoterapia per i malati di mesotelioma

  1. Gestione delle emozioni: aiutare i pazienti a riconoscere, esplorare e gestire le emozioni legate alla malattia, come la paura, l’ansia e la tristezza.
  2. Miglioramento della qualità della vita: favorire il benessere psicologico e sociale, contribuendo a migliorare la qualità della vita del paziente nonostante la presenza della malattia.
  3. Adattamento alla nuova realtà: sostenere i pazienti nel processo di adattamento a cambiamenti significativi nella loro vita dovuti al cancro. Inclusi cambiamenti fisici, relazionali e occupazionali.
  4. Comunicazione efficace: migliorare la comunicazione tra il paziente e i familiari, aiutando a esprimere bisogni, preoccupazioni e desideri in modo aperto e comprensibile.
  5. Affrontare la paura della morte: esplorare le paure legate alla morte e alla sopravvivenza. Fornisce uno spazio sicuro per discutere di tali tematiche e promuovere una maggiore accettazione.

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