Forze Armate: assistenza sanitaria e legale

Le Forze Armate sono l’insieme delle componenti militari della Repubblica Italiana. Le F.F.A.A. garantiscono la democrazia e l’incolumità di ogni cittadino.

Le tutele dell’ONA per le Forze Armate

Il personale, sia militare che civile, è impegnato nella sicurezza dello Stato e si espone a numerosi rischi ogni giorno. Il pericolo quotidiano li ha resi vulnerabili e perennemente attenti, perché in alcuni casi hanno subito danni irreversibili alla salute. Inoltre, negli attacchi terroristici, con le calamità naturali, in situazioni di emergenza, con le missioni all’estero, hanno un alto tasso di esposizione a sostanze nocive e cancerogene, come l’amianto e l’uranio impoverito.

Le vittime di esposizione appartenenti alle Forze Armate sono tutelate dall’Osservatorio Nazionale Amianto. Infatti l’ONA, insieme all’Osservatorio Vittime del Dovere e all’Avvocato Ezio Bonanni, è in prima linea nella lotta per la salvaguardia dei diritti di tutti i lavoratori che subiscono danni alla propria salute.

Chi fa parte delle Forze Armate in Italia?

Le Forze Armate sono quel complesso di persone, mezzi e strutture organizzative che ogni Stato dispone per il perseguimento dei compiti militari. Nate dopo l’Unità d’Italia, hanno visto numerosi cambiamenti durante la loro storia. Nel XXI secolo l’Arma dei Carabinieri, prima arma dell’Esercito Italiano, è divenuta forza armata autonoma.

Sono attualmente costituite da quattro forze armate:

Invece, non rientrano tra le Forze Armate propriamente detti i seguenti Corpi dello Stato, indicati anche come Comparto Sicurezza. Di questo fanno parte:

Assetto legislativo e organizzativo

L’art. 11 della Costituzione sancisce il ripudio alla guerra e prevede che l’ordinamento delle Forze armate sia informato allo spirito democratico della Repubblica (art. 52, co. 2). Così ne affida il comando al Presidente della Repubblica (art. 87, co. 9). In più stabilisce i principi fondamentali sulla giurisdizione militare (art. 103, co. 3) e assegna allo Stato la legislazione esclusiva in materia di difesa e di Forze armate (art. 117, c. 2, lett. d).

Nel rispetto di tali principi, la L. 331/2000 assegna alle Forze armate la funzione prioritaria della difesa dello Stato.

Oltre a questo sono chiamate ad operare in conformità del Diritto Internazionale, al fine di proclamare pace e sicurezza. Perciò la salvaguardia delle Istituzioni e lo svolgimento di specifici compiti, in circostanze difficili di pubblica calamità, sono esempio del loro lavoro.  

La stessa legge stabilisce che le Forze armate siano organizzate su base obbligatoria e su base professionale. Dettano disposizioni per disciplinare la graduale sostituzione dei militari in servizio obbligatorio di leva. Con il D.Lgs. 215/2001 hanno sospeso le chiamate per lo svolgimento del servizio di leva con decorrenza 1gennaio 2005 (art. 7).

L’assetto organizzativo delle Forze Armate risalente al 1965 è stato riformato alla fine degli anni 1990. Così il modello utilizzato si basa su assetto interforze, con un vertice unitario, il ministro della Difesa, massimo organo gerarchico e disciplinare. Ogni Forza armata è poi affidata al comando di un capo di Stato maggiore. Gerarchicamente è sotto ordinato dal capo di Stato Maggiore della Difesa, componente del Comitato dei capi di Stato maggiore delle Forze Armate.

Malattie professionali nelle Forze Armate

Nel corso del loro lavoro, molti militari hanno messo a rischio la loro salute, a causa dell’esposizione a sostanze cancerogene (amianto, uranio impoverito, gas radon). Come descritto nell’ultima monografia dello IARC, l’amianto può causare diverse malattie asbesto correlate gravi.

All’interno delle Forze Armate ci sono diversi casi di malattie professionali, tra questi le malattie asbesto correlate o legate a gas radon o uranio impoverito. Alcune delle malattie asbesto correlate di origini professionale, di cui possono essere vittima i dipendenti delle F.F.A.A, sono:

Poi ci sono le malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità, come il tumore della faringe, dello stomaco e del colon retto. Infine c’è il cancro dell’esofago, la cui origine lavorativa è possibile.

Anche la Commissione Parlamentare di Inchiesta della Camera dei Deputati ha confermato il rischio. Perciò il personale civile e militare può contrarre patologie correlate ad amianto e altre sostanze ritenute cancerogene. Nell’audizione del 2017, l’Avv. Ezio Bonanni è stato ascoltato dalla Commissione Parlamentare. Proprio in quella occasione ha denunciato i potenziali rischi di tutti i dipendenti delle Forze Armate.

Categoria a rischio a causa delle sostanze nocive

L’INAIL ha registrato 830 casi di mesotelioma tra i militari. I dati aggiornati sono disponibili nel VII Rapporto ReNaM. Il rischio di contrarre malattie asbesto correlate è dovuto anche alla diffusione, in ambito militare, di guanti e coperte in amianto in dotazione.

Le categorie più a rischio, tra i militari, sono: gli addetti alla manutenzione meccanica degli autoveicoli e tutto il personale a bordo di navi. Mentre tra i civili sono: i macchinisti navali, i marinai di coperta, i meccanici artigianali, i riparatori e manutentori di autovetture, installatori e riparatori di elettrodomestici.

Tutto il personale, militare e civile, delle Forze Armate sono esposti a diversi agenti patogeni:

  • amianto;
  • tricloroetilene, tetracloroetilene e altri agenti clorurati;
  • fumi di scarico di motori endotermici funzionanti a gasolio e a benzina;
  • campi elettromagnetici (apparecchiature di telecomunicazione, radar, sistemi di mira, motori elettrici, correnti elettriche);
  • radiazioni ionizzanti;
  • uranio impoverito, presente in siti contaminati da eventi bellici all’estero;
  • piombo e suoi composti organici e inorganici;
  • idrocarburi policiclici aromatici (IPA);
  • idrocarburi aromatici non policiclici;
  • benzene;
  • fibre artificiali isolanti (fibre di vetro, di roccia, di ceramica);
  • torio, utilizzato nei missili presso i poligoni, tra i quali quello di Salto di Quirra (Nuoro).

Tutela e assistenza per i diritti nelle Forze Armate

L’ONA, insieme al suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, e il suo team legale, offre assistenza medica e assistenza legale gratuita. In particolare possono richiederla le vittime per il riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere. Hanno il diritto di ottenere l’indennità e il risarcimento danni (patrimoniali e non patrimoniali), come previsto dalla legge.

L’assistenza medica e legale gratuita si estende anche ai familiari delle vittime, in caso di decesso. Questa assistenza per tutelare i diritti dei familiari serve per ottenere un risarcimento danni e un’indennità al fine di:

  • costituirsi parte civile nel processo penale e chiedere la condanna del Ministero (datore di lavoro) al risarcimento dei danni (lesioni colpose in caso di patologia oppure omicidio colposo in caso di decesso);
  • esercitare l’azione civile con azione presso il TAR (responsabilità contrattuale per violazione dell’obbligo di sicurezza);
  • esercitare l’azione civile con azione presso il Tribunale di Roma per la condanna del Ministero (responsabilità extracontrattuale e civile da reato).

Quindi è possibile richiedere la consulenza gratuita chiamando il numero verde o compilando il form.

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