È possibile che si diagnostichi anche il mesotelioma nei bambini. Infatti, anche se raro, il mesotelioma può colpire anche i bambini, spesso causato dall’esposizione all’amianto durante la gravidanza o durante l’infanzia.
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Il mesotelioma è una neoplasia in cui le cellule maligne si formano nel mesotelio, sottile strato di tessuto che ricopre vari organi. Per questo esistono diverse tipologie:
Negli adulti, il mesotelioma è fortemente legato all’esposizione professionale all’amianto, soprattutto se lavoratore di una industria edile e tessile. Tuttavia il mesotelioma può insorgere anche nei bambini e in questo caso sono disponibili meno informazioni sul rischio di esposizione. Infatti il tema del rischio amianto nell’infanzia viene raramente affrontato per la rarità e la lunga latenza delle malattie ad esso associate, solitamente più di 40 anni. Si registrano meno di 1 caso su un milione.
Il mesotelioma nei bambini è una eventualità remota. Tuttavia le madri possono essere inconsapevolmente esposte all’asbesto durante la gravidanza. In alternativa un bambino può frequentare un ambiente contaminato durante l’infanzia e ciò può far sì che il mesotelioma colpisca anche in età precoce.
Per cercare di ridurre ogni rischio dovuto all’esposizione ad agenti cancerogeni è stata emanato il D.P.R. 1026/76, che all’art.5, lettera C, stabilisce quali sono i lavori faticosi, pericolosi e insalubri vietati durante la gestazione e fino a sette mesi dopo il parto. Tra questi ci sono tutte le “lavorazioni che espongono alla silicosi o asbestosi nonché alle altre malattie professionali dell’industria e dell’agricoltura di cui alle tabelle allegate al DPR 336/1994”.
Un altro fattore di rischio per l’insorgenza del mesotelioma nei bambini è la radioterapia. Infatti il trattamento con radioterapia per un precedente tumore aumenta il rischio di mesotelioma infantile.
In caso di mesotelioma infantile, non esiste un sistema di stadiazione standard. Infatti nei bambini frequentemente il mesotelioma può diffondersi ai linfonodi e, a volte, si ripresenta dopo il trattamento.
Ci sono diverse terapie a cui possono essere sottoposti i bambini con mesotelioma. Tuttavia il metodo di cura più idoneo deve essere pianificato da un team di medici esperti proprio nel trattamento del cancro infantile. In particolare deve essere supervisionato da un oncologo pediatrico.
Generalmente la chirurgia viene utilizzata per trattare il mesotelioma infantile quando si può rimuovere la massa tumorale. Invece la chemioterapia è un trattamento contro il cancro che utilizza farmaci per interrompere la crescita delle cellule tumorali, uccidendole o impedendo loro di dividersi. Infine la radioterapia utilizza raggi X ad alta energia o altri tipi di radiazioni per sconfiggere le cellule tumorali.
A questi trattamenti più tradizionali si affiancano altre terapie e studi clinici. Per esempio la terapia mirata è un tipo di trattamento che utilizza dei farmaci che identificano e attaccano specifiche cellule tumorali. In particolare è al momento in fase di studio una terapia mirata specifica per il trattamento del mesotelioma infantile che si ripresenta nel paziente.
Anche l’immunoterapia è un trattamento possibile per affrontare il mesotelioma nei bambini. Essa utilizza il sistema immunitario del paziente per combattere il cancro. Più nello specifico, alcune sostanze prodotte dall’organismo o in laboratorio vengono usate per potenziare, dirigere o ripristinare le difese naturali del nostro corpo contro il cancro.
Tuttavia, data la rarità di questo tipo di cancro nei bambini, si può prendere in considerazione l’idea di partecipare a una sperimentazione clinica.
Il trattamento del mesotelioma infantile può provocare determinati effetti collaterali. Questi effetti generalmente iniziano subito dopo il trattamento e possono continuare per mesi o anni come effetti tardivi. Gli effetti tardivi del trattamento del cancro sono:
Se le probabilità dell’insorgenza del mesotelioma nei bambini sono molto rare, sono invece in crescita i casi di mesotelioma in età precoce. La patologia è quindi dovuta a esposizioni durante l’infanzia oppure nel periodo fetale. Al contrario, la maggior parte dei casi di mesotelioma è causata dall’attività lavorativa e, avendo la malattia una latenza di 40-50 anni, si manifesta quindi in età avanzata.
In Italia, tra il 1980 e il 2010, sono stati 1.594 i decessi per tumore maligno della pleura prima dei 50 anni, con una media di 55 casi all’anno.
L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto tutela le vittime del mesotelioma sia di origine professionale sia di origine ambientale o familiare. Innanzitutto è importante salvaguardare la propria salute evitando qualsiasi esposizione con la prevenzione primaria, cioè con la bonifica dei siti contaminati.
Monitorare la mortalità precoce per mesotelioma è molto importante perché rappresenta uno strumento di sorveglianza epidemiologica in aree con documentata contaminazione da amianto e consente anche di individuare aree a rischio non ancora identificate. In particolare in Italia esistono ancora molti edifici privati e pubblici contenenti materiali di amianto. Denuncia questa situazione d’emergenza l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia –Ed.2022”.
Inoltre non bisogna sottovalutare l’importanza della sorveglianza sanitaria (prevenzione secondaria) dei lavoratori e cittadini a rischio e la difesa dei propri diritti (prevenzione terziaria).
Grazie all’assistenza legale dell’ONA si può ottenere il riconoscimento di malattia professionale, delle prestazioni INAIL e del risarcimento danni. Chi fa parte delle Forze Armate e Comparto Sicurezza può richiedere invece il riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere. Inoltre anche se il mesotelioma è dovuto all’esposizione ambientale è concessa la prestazione al Fondo Vittime Amianto, con un indennizzo una tantum del danno subito.
È possibile ottenere la propria consulenza gratuita medica e legale chiamando il numero verde o compilando il form.