Tumore alla faringe: sintomi, cause e risarcimento

Vediamo cos’è, quali sono i fattori di rischio, i metodi di diagnosi e la terapia e cura in caso di tumore alla faringe. Poi scopriamo quali sono i diritti delle vittime di tumore alla faringe causato da agenti patogeni presenti sul posto di lavoro e scopriamo come ottenere i benefici previsti dalla legge e il risarcimento integrale dei danni.

Tutela delle vittime di tumore alla faringe

tumori alla faringe, come il tumore della laringe, è una neoplasia maligna che colpisce un organo della gola, in questo caso la faringe. Come altri tumori può essere causato dall’esposizione all’amianto o ad altre sostanze cancerogene. Questi cancerogeni sono presenti negli ambienti di lavoro.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, insieme al suo presidente, l’Avvocato Bonanni, si occupa della difesa dei diritti degli esposti ad amianto ed altri cancerogeni, e della prevenzione per evitare qualunque forma di esposizione.

Tumore alla faringe: cos’è e caratteristiche

Il tumore della faringe è una neoplasia di tipo maligno che si sviluppa a livello della faringe. Come tutti i tumori maligni si tratta di una massa anomala di cellule che crescono in modo incontrollato e che hanno la capacità di diffondersi nei tessuti circostanti e nel resto dell’organismo, formando le cosiddette metastasi.

Ma che cos’è di preciso la faringe e dove si trova? La faringe è un canale cilindrico muscolo-membranoso. È lungo circa 15 centimetri. Si trova tra la bocca, la cavità nasale e l’esofago. La faringe fa parte delle vie aerodigestive superiori, così chiamate perché permettono il percorso del cibo dalla bocca verso l’esofago, tramite il meccanismo della deglutizione. La faringe è coinvolta anche nel passaggio dell’aria verso la trachea e i polmoni.

Nella faringe si possono distinguere tre diversi compartimenti, partendo dalla cavità nasale e scendendo verso l’esofago:

  • rinofaringe (o nasofaringe);
  • orofaringe;
  • ipofaringe, anche detta laringofaringe, dove avviene la separazione della via alimentare da quella respiratoria.

Tipologie e classificazione dei tumori della faringe

Ognuna delle tre zone della faringe (rinofaringe, orofaringe e ipofaringe) può essere colpita dal tumore. A seconda della sede si possono quindi distinguere 3 tipologie di tumori della faringe.

  • Tumori nasofaringei o della rinofaringe

I tumori a sede nasofaringea, detti anche carcinoma del rinofaringe o tumore rinofaringeo, sono carcinomi indifferenziati, frequentemente associati al virus EBV (Epstein-Barr virus – mononucleosi). Il carcinoma più frequente nelle mucose faringee è quello a cellule squamose. Oltre a queste tumore rinofaringeo cause, talvolta la neoplasia si accompagna all’infezione virale del papilloma virus umano (Human Papilloma Virus, HPV). Questo virus crea delle lesioni in sede che con il tempo, se non curato, possono evolvere in neoplasia, in particolare in cancro nasofaringeo.

  • Cancro dell’ipofaringe

Il 95% dei tumori all’ipofaringe è provocato dal fumo e dall’eccessivo consumo di alcol. Una restante percentuale del tumore della laringe origina dagli altri tessuti presenti nei vari organi del distretto, per esempio ghiandole, tessuto muscolare o connettivale, o da tessuto linfatico (linfomi). Un’altra restante percentuale di questi tumori ha come causa l’esposizione a sostanze cancerogene, prime fra tutte l’esposizione lavorativa o ambientale all’amianto.

  • Cancro dell’orofaringe

L’orofaringe include la base della lingua, il palato molle, l’arco delle tonsille e la parte posteriore della cavità della bocca stessa. Questo tipo di tumore all’orofaringe può avere origine da una serie di alterazioni precancerose dei tessuti che ricoprono la cavità boccale. Le principali lesioni a potenziale rischio di trasformazione sono la leucoplachia (macchia bianca) e l’eritroplachia (macchia rossa). In genere le lesioni bianche hanno minor rischio di cancerizzazione (intorno al 5-10 %) rispetto a quelle rosse (fino al 70 %). Solo la biopsia, cioè il prelievo di una parte della lesione, permette di valutare l’entità del rischio di trasformazione tumorale o la presenza di una lesione già neoplastica (carcinoma in situ, carcinoma microinvasivo).

Quali sono i sintomi del tumore alla faringe?

sintomi di un tumore maligno alla faringe sono spesso subdoli e aspecifici. Variano a seconda della sede in cui si sviluppano, della estensione e della stadiazione della massa tumorale.

I tumori della base della lingua, per esempio, danno una vaga e persistente sensazione di corpo estraneo con un dolore irradiato all’orecchio. Si manifestano con linfonodi spesso ingrossati che possono essere facilmente confusi con il consueto “mal di gola” e che tendono a essere sottovalutati dai pazienti e dai medici.

I sintomi dei tumori del nasofaringe includono difficoltà a inspirare aria dal naso, fuoriuscita di secrezioni e di sangue dal naso (epistassi). Inoltre, tra tumore rinofaringeo sintomi e, in generale, tumore faringe sintomi c’è la chiusura della tuba di Eustachio (sensazione di orecchie tappate). Le neoplasie dell’orofaringe possono provocare difficoltà e dolore alla deglutizione (disfagia e odinofagia).

I tumori dell’ipofaringe sono più rari. Si manifestano con disfagia, in alcuni casi associata ad alterazioni del timbro di voce, difficoltà respiratorie (dispnea), soprattutto nelle forme avanzate, e dolore irradiato all’orecchio (otalgia riflessa).

La diagnosi del tumore della faringe

La visita otorinolaringoiatrica è imprescindibile in caso di sintomi tumore faringe persistenti, che si manifestano per oltre 2 settimane senza dare segni di miglioramento. In caso di sospetto di tumore, lo specialista effettuerà un esame endoscopico, prelevando piccoli campioni del tessuto sospetto. Questa è fibroscopia nasofaringea.

Inoltre, per meglio studiare le dimensioni del tumore e l’eventuale coinvolgimento delle ghiandole del collo (linfonodi), è opportuno sottoporsi a una RM (risonanza magnetica) con mezzo di contrasto, mentre per una valutazione degli organi a distanza si può eseguire una PET (tomografia ad emissione di positroni) o una TAC (tomografia assiale computerizzata) torace-addome con mezzo di contrasto, in grado di individuare eventuali metastasi lontane dalla sede di origine del tumore.

Terapia e cura del cancro alla faringe

Oltre alla chirurgia, tra i trattamenti e le cure del cancro della faringe si sono affermati i cosiddetti protocolli terapeutici “di preservazione d’organo”. Si tratta di trattamenti non chirurgici i cui risultati possono essere pari a quelli della chirurgia.

Il trattamento d’elezione nella cura del cancro alla faringe, nella maggior parte dei casi, è la radioterapia, associata a chemioterapia di potenziamento della radioterapia negli stadi più avanzati delle malattie faringe. Va considerato che alcuni effetti collaterali, come la perdita dei capelli e la desquamazione e ulcerazione della pelle, riguarderanno solo la zona irradiata, al contrario di quello che avviene con la chemioterapia. Di questa opinione è anche lo studio scientifico “La radioterapia del carcinoma squamoso dell’orofaringe: sintesi delle linee guida Evidence-Based ASTRO“.

Fattori di rischio del carcinoma alla faringe

Esistono molti fattori di rischio che aumentano la probabilità di contrarre il cancro della faringe:

  • tabacco, in qualunque sua modalità d’utilizzo (sigarette, sigari, pipa, tabacco da masticare);
  • abuso di alcol;
  • infezioni da Papilloma Virus umano (HPV – Human Papilloma Virus);
  • dieta povera di ortaggi e frutta;
  • stile di vita sedentario;
  • età avanzataè una delle tumore alla gola cause (infatti il tumore alla gola è assai più frequente fra gli individui di età superiore ai 60 anni);
  • esposizione a polveri, fumi e sostanze tossiche che possono diffondersi nell’aria ed essere inalate, tra cui l’amianto;
  • reflusso gastrico fino nel collo e nelle vie aeree superiori;
  • deficit immunitario, che può favorire lo sviluppo del cancro faringe.

Tumore alla faringe ed esposizione ad amianto

Il carcinoma faringeo è una neoplasia tonsillare considerata dalla monografia IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) tra le neoplasie causate dall’asbesto: “There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos […]. Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx and ovary. Also positive associations have been observed between exposure to all forms of asbestos and cancer of the pharynx, stomach, and colorectum”.

Il tumore alla faringe causato dall’esposizione all’asbesto non è riscontrabile solo nei pazienti che hanno lavorato nel corso della vita a contatto con l’amianto, ma anche nelle situazioni in cui il paziente non è consapevole come nel caso di esposizione ambientale (vicinanza a cave aperte di amianto) o esposizione professionale inconsapevole nei soggetti impegnati in attività lavorative non esplicitamente connesse alla presenza dell’asbesto.

La grande diffusione di materiali contenenti asbesto negli edifici pubblici e privati del territorio italiano è denunciata dall’Avvocato Bonanni in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed 2022“.

L’amianto è in grado di causare dapprima gravi infiammazioni (asbestosi, ispessimenti pleurici e placche pleuriche) e in seguito neoplasie, non solo nella gola, ma anche tumore dei polmoni, delle ovaie, mesoteliomi e altre malattie amianto correlate.

Tumore alla faringe come malattia professionale

Le polveri e fibre d’amianto sono altamente cancerogene e possono, quindi, provocare una serie di patologie, tra cui il tumore alla lingua, cancro alle tonsille e alla faringe. Il cancro alla gola nei lavoratori esposti ad asbesto va riconosciuto come malattia professionale e quindi ricevere le prestazioni INAIL, cioè l’indennizzo o la rendita in base al grado d’invalidità riconosciuto.

Con il riconoscimento dell’origine professionale sussiste il diritto alla rendita mensile, stabilita in proporzione all’entità del danno biologico, che non deve essere inferiore al 16%. Se invece il danno biologico fosse inferiore, sussiste il diritto all’indennizzo del danno biologico con una tantum. Infine, se il grado d’invalidità è inferiore al 6%, sussiste il diritto alla franchigia INAIL.

Le malattie professionali da amianto vengono raggruppate in 3 liste dell’INAIL. Il tumore della faringe è inserito nella lista II dell’INAIL tra le malattie che potrebbero avere una origine professionale di limitata probabilità. Al contrario delle malattie presenti in lista I, nella lista II e III l’onere della prova spetta al lavoratore. In altre parole, il tumore della faringe è indennizzabile solo se il lavoratore malato è nelle condizioni di dimostrare la sua origine professionale, cioè l’esposizione all’asbesto nel luogo di lavoro e il nesso causale tra esposizione e l’insorgenza della malattia.

Dopo che il medico legale ha accertato l’esposizione ad amianto, si darà il via alla domanda amministrativa presso l’INAIL. In caso vi sia il rigetto, è possibile proporre il ricorso amministrativo, come stabilisce l’ex art.104 del d.p.r. 1124/1965, e anche il ricorso giudiziario.

Fondo Vittime Amianto per cancro alla faringe

Dopo il riconoscimento da parte dell’INAIL dell’origine professionale del cancro alla faringe, sussiste il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto, come avviene per ogni altra patologia asbesto correlata (art.1 co. 241/246 L.244/2017).

Questa prestazione è erogata direttamente dall’INAIL e viene sommata alla rendita mensile o alla rendita in reversibilità in favore degli eredi della vittima, in caso di decesso. Per richiedere la rendita di reversibilità, la domanda può essere inoltrata entro 3 anni se è lo stesso erede a fare per rimo la richiesta della prestazione. Mentre 90 giorni da quando si riceve la lettera INAIL è il termine se, al contrario, la vittima già percepiva una rendita.

Prepensionamento INPS e pensione d’invalidità

Tra le prestazioni per le vittime di malattia professionale ci sono anche i benefici contributivi per esposizione ad amianto. Le maggiorazioni contributive, pari al 50% del periodo di esposizione professionale (art. 13, co. 7, L. 257/1992), permettono alla vittima il prepensionamento mentre, per coloro che sono già in pensione, sono utili a riliquidare la pensione e maggiorarne i ratei.

Nel caso in cui, nonostante l’accredito, non si matura il diritto alla pensione, sussiste il diritto per la vittima alla pensione d’invalidità amianto, dettata dall’art.1, comma 250, L.232/2016.

Vittime del dovere del tumore della faringe

Sono stati riscontrati molti casi di malattie asbesto correlate, tra cui il cancro alla gola, in coloro che hanno prestato servizio nelle Forze Armate (Esercito, Aeronautica e Carabinieri) e nel Comparto Sicurezza. Uno dei settori maggiormente colpito da questo tipo di patologie è la Marina Militare, dato che è stata riscontrata un’elevata presenza di amianto nelle unità navali e nelle basi a terra.

Chi ha quindi subito lesioni durante l’esercizio della propria funzione, può far valere il proprio diritto alle prestazioni di vittima del dovere, con il riconoscimento della causa del servizio (art.20 L.183/2010).

Il risarcimento integrale dei danni

L’INAIL indennizza solo il danno biologico e quello patrimoniale per diminuite capacità di lavoro. L’integrale risarcimento dei danni, compresi danni morali ed esistenziali, si ottiene invece facendo valere la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Si raggiunge in questo modo il risarcimento integrale dei danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali.

La quantificazione dei danni subiti dal lavoratore vittima di malattia di origine professionale, come il tumore alla gola, si stabilisce in maniera personalizzata. Si tiene conto del valore della lesione biologica e si applica il sistema riportato dalla Tabella del Tribunale di Milano. Il sistema permette di stabilire il valore del danno, rideterminando il quantum delle singole poste in relazione alle caratteristiche individuali del danneggiato, per la responsabilità contrattuale e per la responsabilità extracontrattuale.

Tumore della faringe: assistenza e tutela legale gratuita

L’Osservatorio Nazionale Amianto è in prima linea da decenni nella lotta all’amianto e alle esposizioni a cancerogeni. Con la presidenza dell’Avvocato Ezio Bonanni, pioniere della tutela legale degli esposti in Italia, fornisce assistenza legale gratuita alle vittime per conoscere i propri diritti e avviare il procedimento per il riconoscimento di malattia professionale.

Attraverso un pool di avvocati professionisti, diretti dall’Avvocato Ezio Bonanni, è possibile ottenere un parere legale e poi l’avvio di tutte le procedure per ottenere le prestazioni previste da parte dell’INAIL e il risarcimento integrale dei danni.

L’ONA offre anche assistenza medica e assistenza psicologica agli esposti. Per richiedere una consulenza gratuita basta chiamare il numero verde o compilare il form.

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