Ambiente: salute ambientale e tutela

Tutelare l’ambiente è importante perché solo in questo modo è possibile salvaguardare la salute di tutti gli esseri viventi. In questa guida scopriamo il perché è fondamentale tutelare le diverse tipologie di ambiente e perché la salute dell’ambiente rispecchia la salute della collettività umana.

L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, sono particolarmente sensibili alla tematica della tutela ambientale. Da anni si battono per la difesa dei valori e dei principi sanciti dal nostro ordinamento, con particolare riferimento alla tutela della salute umana.

Ambiente: etimologia, salute e tutela

Il termine “ambiente” è un termine generale, che necessita di essere contestualizzato per poter dare una giusta definizione. Con questo termine si indica tutto ciò che ci circonda. Infatti, la parola “ambiente” deriva dal latino “ambiens“, che tradotto vuol dire “circondare”.

L’ambiente per l’uomo rappresenta un luogo esterno alla persona, dal quale ottiene le risorse necessarie per sopravvivere. Ad esempio, l’ambiente è il luogo in cui una persona vive o riceve un’educazione, dove si relaziona con altri individui, cose o oggetti. Infine, un ambiente è il luogo in cui le condizioni che lo costituiscono possono influire sul benessere individuale e collettivo.

Con ambiente naturale, invece, si indica l’insieme degli elementi viventi e non viventi che circondano l’uomo. In particolare, ci si riferisce ai processi naturali, fisici, chimici e biologici che danno forma all’ambiente, come la luce, l’aria, l’acqua, il suolo e così via. Tutti questi elementi sono collegati da relazioni che permettono scambi continui di materia ed energia, l’uno verso l’altro. 

Ambiente naturale sano: cosa vuol dire?

Biodiversità ed ecosistemi sono sinonimi di un ambiente naturale sano. L’acqua potabile, l’aria pulita, i terreni fertili, sono solo alcuni elementi forniti dalla biodiversità e dagli ecosistemi che la popolano.

Basti pensare alle piante, che oltre a regalarci zone d’ombra, convertono l’energia solare in energia per la vita. Forniscono nutrimento alle specie animali, ossigeno al pianeta e rendono naturalmente fertili i terreni, come i batteri: minuscoli organismi viventi che scompongono la materia organica in nutrienti per piante e suolo. Il binomio biodiversità ed ecosistema costituisce l’equilibrio per un ambiente naturale sano.

Biodiversità ed ecosistemi: indice di salute dell’ambiente

La biodiversità indica tutte le varietà di organismi viventi presenti sulla Terra, nelle loro diverse forme e nei rispettivi ecosistemi. Questi organismi appartengono sia al mondo animale sia al mondo vegetale e sono essenziali per il benessere dell’uomo, poiché garantiscono servizi che sono alla base della nostra società. Gli ecosistemi costituiscono, invece, la biodiversità. Sono un insieme complesso di specie viventi e non viventi che coesistono tra loro in profondo equilibrio. Questo equilibrio è rappresentato da una cascata di eventi che si susseguono e che prendono il nome di rete alimentare

Le piante rappresentano il primo tassello. Ricavano energia dalla luce del sole, rappresentano il nutrimento per alcune specie animali e forniscono ossigeno a tutti gli esseri viventi. Le specie animali, come insetti e animali erbivori, si nutrono di piante, che rappresentano energia per uccelli, felini, pesci. A loro volta, questi animali sono fonte di energia per animali carnivori, di taglia maggiore, come i mammiferi e quindi l’uomo. L’interruzione anche di una sola componente della rete alimentare causerebbe danni irreversibili al nostro pianeta.

Anche la scomparsa di una sola specie, animale o vegetale che sia, potrebbe avere un impatto non indifferente sull’ambiente naturale che ci circonda. Infatti, biodiversità ed ecosistemi sono l’indice di salute per l’ambiente naturale.

Minacce ambientali: cancerogeni e sostanze inquinanti

L’industrializzazione dei primi anni del ‘900 ha impattato significativamente sull’ambiente e sulla biodiversità ambientale. La vita quotidiana della popolazione mondiale si è modificata, pian piano nel tempo, in modo radicale. Sono stati introdotti nella vita di tutti i giorni nuovi mezzi di trasporto alimentati con carburanti inquinanti e prodotti chimici ad alto impatto ambientale. Inoltre sono state scoperte nuove fonti di energia e sfruttate il maggior numero di risorse naturali presente sulla Terra.

Tutti questi comportamenti sono stati deleteri per il nostro ambiente e minacciano tutt’ora la sua integrità. Fenomeni come il riscaldamento globale, la deforestazione, l’estinzione di alcune specie animali e vegetali, sono dirette conseguenze ad azioni sbagliate causate dall’uomo. E senza neanche rendersene conto, hanno conseguenze negative anche sulla nostra salute.

Forme di inquinamento dell’ambiente

L’inquinamento ambientale incide negativamente sullo stato di salute dell’ambiente naturale. Per inquinamento si intende un’alterazione delle condizioni naturali, fisiche, chimiche e biologiche terrestri come causa diretta dell’antropizzazione. Questo fenomeno causa disagi temporanei, ma soprattutto danni permanenti all’ambiente.

L’alterazione delle condizioni naturali ambientali può essere di origini diverse. In particolare, le forme di inquinamento ambientale possono essere distinte in: inquinamento atmosferico, idrico, termico, acustico ed elettromagnetico. 

Tutte queste forme causano danni reversibili e irreversibili alla biodiversità ambientale, agli ecosistemi e alla salute umana.

Inquinamento atmosferico: cause e patologie associate

L’inquinamento atmosferico, cioè l’inquinamento dell’aria, è causato da agenti fisici, chimici e biologici in grado di modificare le caratteristiche naturali dell’atmosfera. I principali inquinanti sono:

  • ossido di azoto, rilasciato dalla combustione dei carburanti dei motori e dai gas di cucine e caldaie;
  • ossidi dello zolfo, sostanze prodotte dal riscaldamento domestico, dai processi di produzione industriale e delle centrali termoelettriche, dalla lavorazione della plastica e dall’incenerimento dei rifiuti;
  • ossidi del carbonio, prodotti della combustione dei carburanti dei motori;
  • composti organici volatili, rappresentati dai diluenti per vernici e benzine;
  • idrocarburi aromatici, sostanze che si formano per combustione incompleta dei materiali come i combustibili fossili;
  • piombo e metalli pesanti, sostanze presenti in batterie, saldature, vernici, smalti, benzine e nei carburanti per gli aerei.

Tutte queste sostanze sono responsabili dell’insorgenza di patologie a livello dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio e del sistema immunitario, oltre a causare ingenti danni ambientali.

Inquinamento idrico e le patologie correlate

L’inquinamento idrico consiste nella contaminazione dell’acqua, dei fiumi, dei laghi e dei mari. La sua riconducibilità è da ricercare nei prodotti di scarto delle attività industriali, agricole o civili. Queste attività rilasciano, tramite gli scarichi, sostanze responsabili della contaminazione degli ecosistemi marini.

Anche la plastica, i rifiuti e i carburanti delle imbarcazioni sono considerati inquinanti, così come i metalli pesanti. Ad esempio, il mercurio è un metallo pesante responsabile di numerose patologie, tra cui i tumori che interessano il sistema nervoso. Tra le patologie causate dall’inquinamento idrico ambientale vi sono: eruzioni cutanee, prurito, tumori, alterazioni ormonali, problemi al sistema immunitario e riproduttivo, epatite e infezioni polmonari.

Inquinamento termico e l’impatto sull’ambiente

L’inquinamento termico è quell’evento che si verifica a causa dell’innalzamento delle temperature. Nella maggior parte dei casi, l’inquinamento termico è dovuta all’attività dell’uomo. Tra i principali fattori di rischio vi sono i gas (come l’anidride carbonica) e gli inquinanti che derivano dai processi di combustione. Anche la cementificazione urbana contribuisce ad aumentare il fenomeno dell’inquinamento ambientale.

Tutte queste situazioni causano conseguenze, anche disastrose, sull’ambiente. Basti pensare al riscaldamento delle acque di mare. Tale condizione è responsabile della diminuzione dei livelli di ossigeno, della longevità degli organismi marini, della perdita di vegetazione o distruzione degli habitat marini. Il cambiamento delle temperature incide anche sull’aumento delle tossine, sulla riproduzione di alcune specie animali, contribuendo alla perdita di biodiversità, e aumenta i tassi metabolici con aumento del fabbisogno giornaliero.

I danni da inquinamento acustico ambientale

L’inquinamento acustico è una forma di inquinamento direttamente riconducibile al suono. Questa forma di inquinamento viene spesso sottovalutata ma causa effetti negativi su ambiente e salute. Infatti, il suono può condizionare la psiche delle persone, lo studio, il lavoro e il sonno. Inoltre, rumori troppo forti possono causare problemi all’orecchio, fino a causare la perdita parziale o totale dell’udito.

Altri disturbi collegati al suono sono il senso di stanchezza, la nausea, l’ipertensione, il nervosismo, i disturbi gastrici e del sonno, mal di testa, difficoltà a concentrarsi e vertigini. Negli animali, invece, l’inquinamento acustico causa disorientamento e morte dell’esemplare. Quest’ultimo può causare anche l’estinzione di una specie.

Inquinamento elettromagnetico e campi elettrici

Quando si parla di inquinamento elettromagnetico si fa riferimento ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici artificiali emessi durante l’utilizzo di elettrodomestici.  Le onde elettromagnetiche sono utilizzate per trasmettere informazioni con i sistemi di telecomunicazione: radiotelefoni, cellulari, antenne, tv.

Questa forma di inquinamento è frutto del progresso tecnologico e, oltre a causare danno all’ecosistema, ha ripercussioni anche sulla salute umana. Infatti, secondo alcuni studi, le radiazioni elettromagnetiche hanno conseguenze negative sulle facoltà di apprendimento, sul sistema ormonale degli animali e sulla crescita delle piante. Inoltre possono causare leucemie infantili, stimolazione involontaria dei muscoli del cuore, dei polmoni, della pelle e degli occhi, il cancro, disturbi cardiovascolari e infertilità. 

Salute dell’ambiente e salute umana

La salute ambientale e la salute umana sono strettamente collegate tra loro. Infatti, esiste un equilibrio naturale che permette uno stato di benessere collettivo. Un ambiente sano è sinonimo di benessere fisico e psichico per l’umanità.

Il corpo umano, per raggiungere il benessere fisico e psichico, necessità delle principali fonti di vita, ovvero di ossigeno, acqua e cibo per poter sopravvivere. Tutte queste risorse sono messe a disposizione dall’ambiente naturale che ci circonda. Se l’ambiente non gode di ottima salute, nemmeno l’uomo può beneficiare di uno stato di benessere generale. Per questo è molto importante rispettare l’ambiente, senza abusare della sua generosità.

La biodiversità e gli ecosistemi naturali sono governati da una legge universale, intrinseca delle cose naturali, che permette loro di sopravvivere, rigenerarsi e moltiplicarsi. La rete alimentare aderisce alle logiche dell’universalità ed è responsabile dell’equilibrio naturale tra salute ambientale e salute umana. Tuttavia, le azioni sbagliate dell’uomo, come la deforestazione, l’inquinamento, la caccia e la pesca, si ripercuotono negativamente sullo stato di salute umana.

Salubrità degli ambienti di lavoro e di vita

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 16% delle morti avvenute prematuramente nei Paesi industrializzati sono direttamente collegate all’inquinamento ambientale. In Italia, circa 4.200.000 su 21.8 milioni di lavoratori sono esposti quotidianamente ad agenti cancerogeni, come l’amianto, l’uranio impoverito, il piombo, il mercurio.

L’amianto rappresenta un potente cancerogeno per l’uomo, che contamina irrimediabilmente l’ambiente. Solo sul territorio nazionale causa circa 2.000 morti ogni anno. Le prime notizie circa la cancerogenicità dei minerali di amianto risalgono agli anni ’50, quando alcuni studiosi hanno approfondito il caso di diversi lavoratori deceduti nelle miniere di amianto. La cancerogenicità dell’amianto è confermata anche dall’ultima monografia IARC.

L’asbesto o fibra killer è un minerale naturale che per moltissimi anni è stato estratto dalle rocce. La sua struttura fibrosa è particolarmente nociva per l’uomo. Infatti, coloro che inspirano o ingeriscono amianto sviluppano le cosiddette patologie asbesto correlate. Si tratta di tumori e infiammazioni (asbestosi, placche e ispessimenti pleurici), che colpiscono in percentuale maggiore i polmoni, ma anche altri organi del corpo. La patologia asbesto correlata direttamente riconducibile all’esposizione ad amianto è il mesotelioma, cioè il tumore del mesotelio, una membrana che riveste alcuni organi.

La tutela della salute dell’ambiente

Oltre alla tutela della salute, il nostro ordinamento tutela anche la salute ambientale. Il 12 ottobre alla Camera è stata approvata la deliberazione per la proposta di legge che prevede, oltre la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.

Per la prima volta, con l’art. 9 della Costituzione Italiana si affida alla Repubblica Italiana anche la tutela dell’ambiente, nel suo senso più ampio e completo. Con l’introduzione del nuovo comma nell’art. 9, lo Stato Italiano si impegna a garantire la conservazione della biodiversità, degli ecosistemi e di tutte la specie animali e vegetali esistenti. Con questa nuova proposta si permette alle nuove generazioni di beneficiare di condizioni di vita migliori.

Tutela legale e medica gratuita dell’ONA

L’Osservatorio Nazionale Amianto è schierato in prima linea per la tutela dell’ambiente e della salute. Offre assistenza medica e assistenza legale gratuita per la salvaguardia del benessere ambientale e collettivo. In particolare si occupa di difendere le tante vittime che hanno subito danni alla salute a causa dell’esposizione ad agenti cancerogeni.

Coloro che hanno subito una violazione del diritto alla salute e vogliono ricevere maggiori informazioni e la propria consulenza gratuita possono chiamare il numero verde 800 034 294 o compilare il form.

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