Cancro allo stomaco: sintomi, cause e risarcimento dei danni

In questa guida analizziamo per tumore apparato digerente sintomi, i fattori di rischio, i migliori trattamenti e cure per il cancro allo stomaco e scopriamo tutto sui diritti delle vittime di questa neoplasia. Se causata da agenti patogeni presenti sul posto di lavoro, infatti, c’è il diritto al risarcimento integrale dei danni, oltre all’indennizzo del danno biologico e da diminuita capacità lavorativa erogato dall’INAIL.

Tutele per le vittime di cancro allo stomaco

Il cancro dello stomaco è un cancro gastrointestinale che interessa l’apparato digestivo. Origina solitamente dalle cellule del rivestimento interno dell’organo, cioè dalla mucosa. Il tumore dello stomaco conta oltre 250.000 nuovi casi e oltre 100.000 morti ogni anno. 

L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto, insieme all’Avvocato Ezio Bonanni, difende gratuitamente le vittime di tutti gli agenti cancerogeni, assicurando l’ottenimento dei benefici e risarcimenti previsti dalla legge.

Il cancro dello stomaco: caratteristiche

Il cancro allo stomaco colpisce un tratto dell’apparato digerente, chiamato stomaco. Come tutti i tumori maligni si tratta di una massa di cellule anomale che si riproducono in modo incontrollato e si diffondono anche in altre parti del corpo, generando metastasi.

Cos’è lo stomaco e dove si trova di preciso? Lo stomaco è un organo dell’apparato digerente che svolge la seconda fase della digestione, quella successiva alla masticazione. Nello stomaco il cibo viene infatti processato prima che arrivi all’intestino, dove le sostanze nutritive saranno assorbite mentre quelle di scarto verranno eliminate. È un organo di contenimento che assomiglia a una sacca allungata, con forma e dimensione variabile a seconda della costituzione corporea e delle abitudini alimentari.

La neoplasia allo stomaco si riscontra più comunemente in Asia orientale e in Europa orientale ed è due volte più frequente nei maschi rispetto alle femmine. In Italia si stima che ogni anno vengono diagnosticati 7.500 tumori allo stomaco nei maschi e 5.300 nelle femmine. Queste cifre sono in diminuzione grazie al miglioramento nella diagnosi e della sorveglianza sanitaria rispetto a fattori di rischio, come l’infezione da Helicobacter pylori.

Quali sono i sintomi del cancro allo stomaco?

Quali sono i sintomi del tumore allo stomaco? Secondo il National Cancer Institute, alcuni pazienti non presentano sintomi, almeno nelle prime fasi. L’assenza dei primi sintomi del tumore allo stomaco può ritardare la visita e quindi diminuire la probabilità di una diagnosi precoce.

I sintomi iniziali del tumore allo stomaco consistono in disturbi persistenti della digestione, inappetenza, difficoltà di deglutizione, perdita di peso. A questi si potrebbe aggiungere la sensazione di pienezza dopo i pasti e il senso di nausea e vomito.

Quelli successivi, che contraddistinguono gli stadi più avanzati del tumore, invece sono: pirosi, presenza di sangue nelle feci o feci nere, stanchezza dovuta ad anemia. Alcuni di questi sintomi cancro possono essere dovuti al sanguinamento delle pareti dello stomaco.  

Esami per la diagnosi del cancro dello stomaco

Gli esami per la diagnosi del cancro allo stomaco sono vari. La gastroscopia è la procedura più diffusa per la diagnosi della neoplasia allo stomaco e altre patologie del tratto digerente. Si svolge in sedazione attraverso l’introduzione di una sonda nella bocca verso lo stomaco. All’estremità del gastroscopio può essere collegata una sonda per ecografia al fine di eseguire una scansione, l’ecografia endoscopica o ecoendoscopia.

Poi c’è la gastroscopia transnasale, meno invasiva in quanto vengono utilizzate delle sonde endoscopiche ultrasottili, il cui diametro è di circa 4 mm, e il gastroscopio viene introdotto attraverso il naso, rendendo quindi non necessaria la sedazione. Attraverso il gastroscopio il medico visualizza la mucosa interna, scatta fotografie e, se necessario, esegue anche una biopsia.

La tomografia computerizzata (TC) fornisce immagini tridimensionali delle strutture interne di un organo, utile per localizzare esattamente il tumore e per verificare se si è diffuso ad altri organi. Invece la tomografia a emissione di positroni (PET) è una tecnica radiologica che richiede la somministrazione in vena di una piccola quantità di glucosio radioattivo allo scopo di evidenziare le cellule tumorali in rapida crescita e di rilevare alterazioni non visibili con altre metodiche.

Infine si può optare per una radiografia del tubo digerente o un’ecografia, che può essere utilizzata per localizzare esattamente la massa tumorale e misurarne il diametro, visualizzare i vasi sanguigni e il flusso del sangue al loro interno.

Trattamenti e cura del cancro allo stomaco

Le possibilità di guarigione delle malattie allo stomaco e la scelta del trattamento dipendono dallo stadio di sviluppo della neoplasia dello stomaco, dalla sua propagazione e dalle condizioni generali di salute del paziente.

In alcuni casi è possibile asportare il carcinoma dello stomaco in via endoscopica tramite dissezione sottomucosa che, se eseguita radicalmente, non richiede ulteriori terapie. Nei casi più gravi è possibile l’asportazione dell’intero stomaco (gastrectomia totale).

La chemioterapia per il tumore gastrointestinale può essere effettuata prima della chirurgia per facilitarla (chemioterapia neoadiuvante) e ridurre la massa tumorale, o dopo la chirurgia (chemioterapia adiuvante) per eliminare eventuali cellule neoplastiche rimaste.

Sopravvivenza e prognosi per le vittime

L’incidenza della neoplasia allo stomaco e delle altre malattie dello stomaco è circa il doppio negli uomini rispetto alle donne. Circa il 90-95% dei tumori dello stomaco sono adenocarcinomi. Solitamente l’adenocarcinoma allo stomaco si sviluppa lentamente nel corso di molti anni.

Le lesioni premaligne e i tumori in stadio iniziale iniziano generalmente nella mucosa o nel rivestimento interno dello stomaco, dove le cellule diventano progressivamente anormali, accumulando danni genetici. Con la trasformazione maligna, i tumori e le altre malattie allo stomaco sviluppano la capacità di invadere la sottomucosa e la parete muscolare dello stomaco. Il tumore maligno allo stomaco si estende fino alla sottosierosa e la sierosa più esterna dello stomaco. Oltre alle metastasi allo stomaco, esse possono materializzarsi anche in altri organi, come il fegato, i polmoni, e ossa. 

La sopravvivenza media delle vittime è inferiore a 1 anno dopo la diagnosi del tumore. Se è limitato alla sottomucosa dello stomaco e non sono presenta metastasi la sopravvivenza a 5 anni è del 90%. Negli stadi avanzati la sopravvivenza a 5 anni scende a circa il 25%.

Fattori di rischio e cause del tumore

Il tumore dello stomaco colpisce il sesso maschile più diffusamente rispetto a quello femminile. Il sesso è quindi, insieme all’età avanzata, un fattore di rischio per il tumore allo stomaco.

Altri fattori che posso portare allo sviluppo della neoplasia possono essere ereditari, una dieta poco sana, l’obesità e uno stile di vita sedentario. L’abuso di alcol e il tabagismo completano il quadro dei fattori di rischio legati allo stile di vita.

Cancro allo stomaco a causa delle radiazioni ionizzanti

Tra gli agenti cancerogeni responsabili dell’insorgenza della neoplasia stomaco, vi sono le radiazioni ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti sono in grado di indurre lo sviluppo di ogni forma di tumore, anche se tra l’esposizione alle radiazioni e l’insorgenza della malattia possono trascorrere molti anni.

Diversi studi hanno ormai confermato che anche bassi livelli di esposizione possono dare origine alle trasformazioni delle cellule che portano allo sviluppo del cancro. Il rischio di cancro aumenta al crescere della dose di radiazioni a cui si è esposti. Inoltre non è possibile determinare una dose al di sotto della quale il rischio di sviluppare un tumore si azzeri.

I tumori associati all’esposizione a radiazioni, come i tumori stomaco, impiegano molto tempo per svilupparsi. Tra le eccezioni vi sono le leucemie, un tipo di cancro che insorge più rapidamente.

Cancro allo stomaco ed esposizione ad amianto

Tra le cause del tumore allo stomaco ci sono anche fattori di rischio ambientali. L’esposizione o ingestione di amianto è in grado di causare questa neoplasia. La monografia IARC, “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“, conferma il ruolo patogeno dell’amianto nell’eziologia della malattia.

Inoltre anche altri studi dimostrano questa correlazione, come “Stomach Cancer Mortality Among Workers Exposed to Asbestos: A Meta-Analysis” che sostiene: “The relationship between asbestos and stomach cancer is not well understood because of small number of cases. This study aimed to determine the incidence and mortality of stomach cancer among workers exposed to asbestos based on a systematic review and meta-analysis approach”.

Inoltre anche la ricerca “Regulation of Gastric Carcinogenesis by Inflammatory Cytokines” esamina tutti i fattori di rischio di questa patologia: “Chronic inflammation caused by infection with Helicobacter pylori and autoimmune gastritis increases an individual’s risk of developing gastric cancer. More than 90% of gastric cancers are adenocarcinomas, which originate from epithelial cells in the chronically inflamed gastric mucosa”.

Purtroppo sul territorio nazionale è ancora diffusa la presenza di materiali di amianto in edifici privati e pubblici, come scuole e ospedali, nonostante la messa al bando con la Legge 257/92. Questa situazione è denunciata da “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed 2022“.

Tumore dello stomaco malattia professionale: tutela legale

Dopo la diagnosi di tumore dello stomaco o di altre malattie asbesto correlate, è importante verificare se ci possa essere un’eziopatogenesi professionale. Le vittime di tumore dello stomaco di origine professionale hanno infatti una serie di diritti.

L’INAIL include le malattie amianto in 3 liste. L’INAIL ha inserito il cancro allo stomaco nella lista II, che comprende tutte le malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità. In questo caso, quindi, non c’è la presunzione legale d’origine (come avviene invece per le patologie comprese nella lista I). Tuttavia la vittima affetta da carcinoma allo stomaco potrà ugualmente richiedere e ottenere il riconoscimento di malattia professionale. Cade però sulla vittima l’onere della prova, cioè il dovere di dimostrare l’esposizione ad amianto come causa della patologia e quindi la sua origine professionale.

Con questo riconoscimento il paziente o gli eredi hanno diritto alle prestazioni INAIL. Se il danno biologico è superiore al 16% si ha diritto alla rendita, mentre se è sopra il 6% all’indennizzo. Se è inferiore anche al 6% è prevista solo una franchigia.

Dopo il riconoscimento da parte dell’INAIL dell’origine professionale del cancro allo stomaco, sussiste, come avviene per ogni altra patologia asbesto correlata, il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto. La misura è stata stabilita dall’art.1 co. 241/246 L.244/2017. Questa prestazione viene sommata alla rendita mensile o alla rendita di reversibilità in favore dei familiari superstiti.

Benefici contributivi e pensione d’invalidità

Le vittime di tumore allo stomaco hanno diritto ai benefici contributivi (ex art. 13, co. 7, L. 257/1992). La maggiorazione del 50% del periodo di esposizione professionale permetterà quindi il prepensionamento. Chi invece è già in pensione potrà ottenere la rivalutazione pensionistica con il coefficiente dell’1,5.

Nel caso in cui, nonostante l’accredito, non si matura il diritto alla pensione, sussiste il diritto per la vittima alla pensione d’invalidità amianto, dettata dall’art.1, comma 250, L.232/2016.

Riconoscimento di Vittima del dovere

Chi ha subito lesioni durante l’esercizio della propria funzione, può far valere il proprio diritto alle prestazioni di vittima del dovere, con il riconoscimento della causa del servizio (art.20 L.183/2010).

Quest’ultima viene fatta valere per tutti i dipendenti dei settori pubblici non privatizzati, che non rientrano nella tutela INAIL. Possono quindi richiedere questi riconoscimenti coloro che appartengono alle Forze Armate e al Comparto Sicurezza. Uno dei settori maggiormente colpito da questo tipo di patologie è la Marina Militare, dato che è stata riscontrata un’elevata presenza di amianto nelle unità navali e nelle basi a terra.

Tumore allo stomaco: risarcimento dei danni

Oltre all’indennizzo del danno biologico e da diminuita capacità lavorativa, predisposto dagli enti previdenziali (INAIL) le vittime di cancro allo stomaco di origine professionale hanno diritto la risarcimento dei danni. In questo caso il nesso causale tra malattia ed esposizione lavorativa permetterà di far valere la responsabilità civile per il risarcimento da parte del datore di lavoro.

Le vittime hanno infatti diritto al risarcimento integrale dei danni, che includono i danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali, compresi danni biologici, danni morali ed esistenziali. Per stabilire l’entità del danno non patrimoniale, si deve tener conto del valore della lesione biologica e applicare il sistema riportato dalle tabelle del Tribunale di Milano.

Assistenza legale gratuita

L’Osservatorio Nazionale Amianto, sotto la presidenza dell’Avvocato Ezio Bonanni, pioniera nella difesa legale degli esposti, fornisce assistenza legale gratuita alle vittime del cancro allo stomaco, dovuto all’amianto o ad altri cancerogeni. Oltre alla tutela legale, offre assistenza medica e assistenza psicologica.

Si occupa anche di prevenzione primaria, per incentivare la bonifica delle aree contaminate e cessare tutte le esposizioni. Per questo l’ONA ha ideato anche l’APP Amianto.

Per avere maggiori informazioni e richiedere la consulenza gratuita basta contattare il numero verde o compilare il form.

numero-cancro allo stomaco
WhatsApp-cancro allo stomaco