Amianto nelle scuole: emergenza e mesotelioma

In questa guida parliamo di un tema in Italia ancora scottante: quello dell’amianto nelle scuole. L’amianto, anche detto asbesto, è ancora presente nella misura di tonnellate negli edifici scolatici del nostro paese così come in altri edifici pubblici tra cui ospedali e palestre.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, grazie al Piano Nazionale Amianto e a un sistema di segnalazioni amianto e mappatura dell’amianto e delle malattie amianto correlate, riesce ad offrire un quadro il più completo possibile della presenza di amianto in Italia. Agli strumenti online si aggiungono le sedi territoriali competenti che lavorano in modo congiunto. L’app amianto dell’ONA in particolare permette di segnalare presunti siti contaminati da parte dei privati cittadini.

Vediamo dunque quale è il rischio amianto attualmente nelle scuole italiane. Facciamo un focus particolare sulla situazione dell’amianto nelle scuole di Roma, dove l’amianto è presente in quasi tutti i Municipi della Capitale.

Il problema dell’amianto nelle scuole

scuola amianto

Le scuole, statali e paritarie, sono 53.313 (40.749 statali e 12.564 paritarie). Secondo i dati ONA, che tengono conto di tutte le segnalazioni e delle bonifiche amianto effettuate, sono 2.400 le scuole italiane non ancora bonificate dall’amianto.

Perciò il 4,3% degli edifici con amianto non è ancora bonificato. In più il 58% delle scuole è privo delle certificazioni, tra cui l’agibilità. L’87% è sotto la classe energetica C e il 41,4% sono in area sismica 1 e 2. Soltanto il 30% è costruito con la tecnica antisismica.

Secondo i dati del MIUR, sono in totale 8,3 milioni le studentesse e gli studenti, di cui 7.507.484 negli istituti statali e circa 860 mila delle paritarie. Data la presenza ancora diffusa di scuole contaminate, la stima del numero degli studenti esposti è di 356.900. A questi si aggiungono circa 50mila ulteriori esposti tra personale docente e non docente.

Il rischio non è solo quello legato alle onduline sui tetti o su altre strutture outdoor, ma anche impianti elettrici contenenti amianto e pavimentazioni in linoleum ancora presenti all’interno degli edifici. Approfondisce questo argomento la puntata di ONA TV: “Amianto nelle scuole, un pericolo ancora presente“.

Le segnalazioni amianto nelle scuole

L’amianto è stato censito in modo particolare nel Nord Italia (6,9%), e nelle isole, in particolare la Sardegna. Sono scarse, invece, le segnalazioni nel Centro e Sud Italia. La Regione più avanzata nella segnalazione e nella rilevazione, sia facendo riferimento alle Agenzie pubbliche sia tenendo conto dell’app ONA è il Piemonte (15%) e poi la Liguria (13%). Tuttavia, con molta probabilità, specialmente nel Sud Italia, la percentuale delle scuole ancora con amianto è molto più elevata della media (4,3%). Le Regioni più virtuose sulla bonifica sono state l’Abruzzo, Sardegna e Umbria.

Tra le città con maggiore presenza di amianto nelle scuole ci sono:

  • Torino, con  66 edifici con amianto non bonificato (in calo rispetto al 2010 in cui erano 70);
  • Milano, dove gli edifici con amianto certificato erano 89 su 665 complessivi;
  • Genova, con 154 su 193 (nei due anni precedenti sono stati bonificati 16 edifici con interventi che hanno riguardato cassoni dell’acqua, tetti, tubazioni).

Dopo il Report del 2012, l’ONA ha continuato a censire e a rilevare i dati. Le segnalazioni totali sono corrispondenti a circa 4800 scuole con amianto, rispetto alle quali sono state bonificate circa 2500 scuole.

L’incidenza epidemiologica delle malattie asbesto correlate

convegno

L’incidenza epidemiologica è di circa 500 decessi per malattie asbesto correlate. I mesoteliomi (91 fino al 2015) sono più di 130 al 2021. A questo dato poi si aggiungono tutte le altre neoplasie. Durante la conferenza stampa “Italia la Repubblica dell’amianto” alla Sala del Carroccio, Palazzo del Campidoglio, a Roma, l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, ha reso pubbliche le segnalazioni che la popolazione ha inoltrato alle piattaforme ONA.

Per far fronte a questa strage e ridurre la presenza di questo agente cancerogeno in edifici pubblici come le scuole, nel novembre 2020, il Ministero della Transizione Ecologica (Decreto n. 486/2019 del 13 dicembre 2019) ha emanato un bando per la progettazione degli interventi di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici, con priorità agli edifici scolastici e alle situazioni di particolare rischio. Per far questo esistono anche specifici fondi stanziati dalle regioni.

L’Osservatorio Nazionale Amianto per la bonifica

La denuncia di questa situazione di rischio amianto nelle scuole e nelle università italiane, emersa grazie all’impegno dell’Avv. Ezio Bonanni e dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha portato dei risultati. Infatti, molti plessi scolastici e sedi universitarie presentavano persino amianto nei muri, successivamente bonificati.

Nel 2012 l’ONA ha presentato il primo report in seguito al quale ci sono stati già significativi passi avanti. Ma, come dimostrano i nuovi dati, c’è ancora molto da fare. L’Associazione continua il suo impegno per far emergere le condizioni di rischio amianto nelle scuole e nelle università, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, delle altre associazioni e dei singoli cittadini. 

Le condizioni di rischio amianto nelle scuole e negli altri luoghi di vita e di lavoro continuano ad essere segnalate e mappate dai volontari e dai soci dell’Osservatorio Nazionale Amianto, nelle sedi territoriali in tutte le regioni italiane, e attraverso la piattaforma web ONA Guardia Nazionale Amianto

Questa piattaforma permette di segnalare anche in forma anonima tutti i siti che contengono amianto, ovvero materiali di amianto. In questo modo tutte le condizioni di rischio, anche quelle sconosciute e nascoste (come lo erano quelle legate all’utilizzo di amianto nelle scuole e nelle università), sono venute alla luce.

Molto è stato fatto e molto ancora rimane da fare, e quindi qualsiasi cittadino, genitori e alunni, docenti e studenti, possono chiedere chiarimenti ed approfondimenti, segnalare direttamente all’Osservatorio Nazionale Amianto per chiederne un intervento diretto, oppure semplicemente per integrare la mappatura della condizione di rischio.

Con l’art. 18, comma 8, decreto-legge 21 giugno 2013, numero 69, convertito con legge 9 agosto 2013 n.98 (amianto decreto del fare), il Governo ha stanziato l’importo di €150.000.000 a fondo perduto per la messa in sicurezza delle scuole, che comprendeva anche il rischio amianto. 

Rischio amianto nelle scuole e nelle università

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni hanno formulato delle elaborazioni tecnico-scientifiche e protocolli sanitari e di assistenza medica e legale per la prevenzione delle condizioni di rischio amianto nelle scuole, nelle università e negli edifici pubblici; per la loro messa in sicurezza attraverso la bonifica e di procedure per il prepensionamento del personale scolastico esposto ad amianto attraverso i benefici contributivi per esposizione ad amianto e risarcimento dei danni.

I singoli cittadini possono intervenire anche direttamente per chiedere la bonifica e messa in sicurezza delle scuole, delle università e di tutti gli edifici pubblicche presentano amianto nei muri o Eternit, formulandone una formale richiesta alle autorità competenti, con una richiesta di accesso agli atti con gli strumenti giuridici di cui alla Legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni.

In questo modo si verificherà l’eventuale fondatezza dei sospetti di presenza di amianto, presupposto indispensabile per chiedere la bonifica e messa in sicurezza, il prepensionamento per i docenti e non docenti (attraverso i benefici contributivi per esposizione ad amianto), la sorveglianza sanitaria e  il risarcimento dei danni. 

Amianto nelle scuole: rischio mesotelioma

Tutte le fibre di amianto sono cancerogene del gruppo 1, in assenza di un livello di esposizione dell’essere umano sotto il quale si possa escludere il rischio di contrarre cancro, in particolare il mesotelioma (IARC Monographs On The Evaluation Of Carcinogenic Risks To Humans): “At present, it is not possible to assess whether there is a level of exposure in humans below which an increased risk of cancer would not occur“.

Tutte le esposizioni a polveri e fibre di amianto, oltre ad aumentare il rischio di insorgenza del mesotelioma e di altre neoplasie asbesto correlate, ne abbreviano i tempi di latenza e quindi diminuiscono il periodo di sopravvivenza, tanto che ‘L’esposizione a qualunque tipo di fibra e a qualunque grado di concentrazione in aria va pertanto evitata’ (Organizzazione Mondiale della Sanità, 1986).

Per queste ragioni, l’Osservatorio Nazionale Amianto, ancora nel corso della conferenza stampa che ha tenuto presso la Camera dei Deputati il 20 e 21 marzo 2014, ha insistito perché il Governo assumesse ulteriori più specifiche iniziative per la messa in sicurezza e bonifica dell’amianto nelle scuole e negli edifici pubblici.

La situazione di emergenza del Paese è delineata dall’Avv. Bonanni in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia-Ed.2022, che denuncia anche la presenza di amianto in molti edifici pubblici, come scuole e ospedali.

L’impatto dell’amianto nelle scuole. Quali soluzioni?

amianto nelle scuole

Nel corso della Conferenza ONA, che si è tenuta in Firenze presso Palazzo Vecchio il giorno 10 aprile 2015, è stato evidenziato il problema dell’amianto scuole, tra cui una di Firenze: “L’impatto dell’amianto nelle scuole sulla salute degli studenti e del personale docente e non docente. A Firenze come nel resto d’Italia. Quali soluzioni?

L’Avvocato Ezio Bonanni, Presidente Nazionale ONA, ha citato l’esempio dell’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci di Firenze dove è vietato appendere chiodi, vietato graffiare le pareti, vietato chiudere violentemente porte e finestre, vietato persino correre nei corridoi e spostare banchi, sedie e cattedre perché dai muri potrebbero fuoriuscire fibre di amianto. Per questo per proteggere la salute dei cittadini, Ona chiederà che si istituiscano controlli sanitari su tutti coloro i quali hanno frequentato l’istituto Leonardo Da Vinci e gli altri contaminati.

Presenti alla conferenza l’Avv. Ezio Bonanni, l’On.le M5S Alfonso Bonafede e la Consigliera comunale M5S Arianna Xelakos.

Risarcimento danni per esposizione ad amianto nelle scuole

L’Osservatorio Nazionale Amianto, ancora nel corso della presentazione del II Rapporto Mesoteliomi (3 luglio 2017), ha insistito nel porre in evidenza come tra il personale docente e non docente siano stati segnalati almeno 80 casi di mesotelioma: un numero considerevole rapportato al numero di occupati nel settore. 

L’ONA fornisce assistenza gratuita per il risarcimento dei danni, il prepensionamento e l’erogazione di tutti i benefici previdenziali alle vittime dell’amianto nelle scuole, compresa la rendita INAIL per i lavoratori malati di malattie professionali riconosciute e non tabellate e l’accesso al Fondo Vittime Amianto, possibile una tantum anche per i malati di mesotelioma per esposizione ambientale.

Amianto delle scuole: condanna del ministero

L’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, si batte da tempo perché le scuole siano bonificate. Purtroppo, nel corso degli anni, sono molte le segnalazioni che l’ONA ha ricevuto, anche di casi di mesotelioma. Uno degli esempi più significativi è proprio quello relativo ai casi di mesotelioma nel corpo docente e non docente.

La mancata bonifica degli edifici scolastici è una grave mancanza. Il Ministero dell’Istruzione nel dicembre del 2021 ha già ricevuto una condanna a risarcire la famiglia della professoressa Olga Mariasofia D’Emilio, deceduta a causa del mesotelioma pleurico. Aveva lavorato per dieci anni nella scuola media Farini di Bologna, esponendosi così alla fibra killer.

L’azione dell’Avv. Ezio Bonanni ha permesso di accertare la responsabilità civile del MIUR, contrattuale ed extracontrattuale. La sentenza è arrivata nel dicembre 2021, quasi 4 anni dopo la morte della donna. La famiglia della professoressa è stata risarcita per 930mila euro. Il Tribunale di Bologna, con la sentenza n. 838/2021, ha condannato il Ministero dell’Istruzione a pagare l’ingente somma, proprio per la mancata bonifica dell’istituto scolastico. Questa sentenza è stata poi confermata dalla Corte di Appello di Bologna, sezione Lavoro, sentenza 745/2022.

L’ONA sta proseguendo nella tutela dei diritti dei professori vittime di mesoteliomi.

Emergenza amianto nelle scuole di Roma

convegno-amianto-ambiente-salute

Ancora oggi, in Italia, ci sono ben 53.313 tra scuole paritarie e statali. Tra questi la presenza di amianto è stata riscontrata in ben 2.292 istituti.

Questa situazione di emergenza coinvolge in particolar modo la Capitale, Roma. Tuttavia, grazie a un investimento di 10 milioni di euro, l’amministrazione provvederà a rimuovere e smaltire il minerale dagli istituti superiori del territorio. Il Piano di rimozione dell’amianto riguarda 48 scuole del quadrante nord dell’area metropolitana, 41 del quadrante sud e 22 del quadrante est. Sono 77, invece, le strutture collocate nel territorio comunale di Roma. Gli interventi contro l’amianto inizieranno con molta probabilità già nel primo trimestre del 2023. Tra gli edifici che subiranno la bonifica ci sono:

  • istituto superiore Montale in via di Bravetta;
  • Tacito di via Vinci, in zona Trionfale;
  • Archimede-Pacinotti di via Montaione, in zona Val Melaina;
  • “Via Domizia Lucilla” in via Cesare Lombroso, al Trionfale;
  • Istituto Superiore in Piazza della Resistenza, a Monterotondo;
  • Federico Caffè in via Fonteiana;
  • J.F. Kennedy in via Nicola Fabrizi;
  • Istituto Superiore in via Sarandi, al Tufello;
  • la succursale in via del Tufo dell’Istituto Superiore “Von Neumann” in zona Monti Tiburtini;
  • “Lucrezio Caro” in via Venezuela;
  • “Louis Pasteur” di via Barellai, in zona Trionfale;
  • Tasso-Righi in via Sicilia e in via Campania;
  • la succursale del Liceo Scientifico Galileo Galilei a Santa Marinella.

Ha affrontato il problema amianto nella Capitale d’Italia anche il convegno del 26.07.2022, svolto presso la Sala Laudato Si’ del Campidoglio: “Amianto, ambiente, salute: per Roma Capitale d’Europa”.

Scuola di Montespaccato, vittoria dell’ONA e dei cittadini

amianto nelle scuole servizio tgr

Il pericolo di esposizione amianto non risparmia neanche i bambini. Nel cortile della scuola dell’infanzia e primaria “Carlo Evangelisti” del quartiere Montespaccato di Roma è infatti presente un locale caldaia, la cui copertura è in eternit, e una canna fumaria in asbesto.

Nonostante le numerose denunce e il fatto che già nel 2020 il manufatto era stato mappato e ne era stata disposta la rimozione, ancora consisteva un pericolo per i piccoli alunni. L’Avvocato Ezio Bonanni, in qualità di presidente dell’ONA, si è recato sul posto per un sopralluogo e ha confermato come l’asbesto si trovasse sotto le finestre della mensa e delle aule. Il primo passo è stato quindi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.

Dopo la mobilitazione dell’ONA e dei cittadini, l’8 novembre 2022 finalmente è stato rimosso l’amianto dalla scuola di Montespaccato.

Assistenza medica e legale a tutte le vittime

L’ONA assiste tutte le vittime e tutela l’ambiente e la salute. Grazie all’azione dell’Avvocato Bonanni e del suo team è possibile ottenere l’assistenza legale, l’assistenza medica e psicologica.

Per ottenere una prima consulenza gratuita basta chiamare il numero verde 800 034 294 o compilare il form.

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