È importante preservare il legame tra trattamento del mesotelioma e la fisioterapia: la fisioterapia può aiutare i pazienti con mesotelioma a gestire i sintomi della malattia, come il dolore e la fatica, e migliorare la loro funzionalità.
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Il mesotelioma è una patologia correlata esclusivamente all’esposizione ad amianto, pericoloso agente cancerogeno. Chi sviluppa questa neoplasia può essere sottoposto a diversi trattamenti terapeutici per aumentare l’aspettativa di vita o migliorare la propria qualità di vita.
La scelta della terapia adatta dipende dalla tipologia del mesotelioma, dallo stadio della malattia e dalle condizioni cliniche generali di salute del paziente, tra cui la presenza di altre malattie. L’ONA– Osservatorio Nazionale Amianto ha creato un protocollo per il trattamento multimodale del mesotelioma. Questo è uno strumento di condivisione e divulgazione di raccomandazioni e indirizzi per quanto riguarda il trattamento della patologia, che deve essere sempre adeguato alle caratteristiche bio-psico-mediche individuali del caso. Si è approfondito questo argomento durante il sedicesimo episodio di ONA TV: “Mesotelioma e malattie del lavoro“.
In alcuni casi specifici si opta per la chirurgia e la radioterapia. Tuttavia è più frequente trattare il mesotelioma con la chemioterapia. Inoltre ci sono altri trattamenti innovativi o in fase sperimentale che hanno ottenuto risultati soddisfacenti, come l’immunoterapia.
Poiché il mesotelioma è una patologia rara, il paziente deve essere assistito da un gruppo multidisciplinare di medici esperti, che consenta di definire il più appropriato percorso terapeutico in base alla tipologia del mesotelioma (pleurico, peritoneale, pericardico e della tunica vaginale del testicolo).
I medici e infermieri sono comunemente le figure che forniscono assistenza sanitaria e sostegno ai pazienti affetti da mesotelioma. Tuttavia è necessario un gruppo multidisciplinare di professionisti per poter aiutare il paziente a sostenere e gestire tutti i problemi collegati a questa patologia.
Il gruppo multidisciplinare è composto solitamente da un oncologo, cioè un medico specializzato nel trattamento di tumori, un chirurgo, un anatomopatologo, che esamina i tessuti raccolti con le biopsie, il radioterapista, il radiologo e il radiologo interventista, un terapista del dolore e, soprattutto, un fisioterapista. A queste figure si possono aggiungere anche:
La fisioterapia e la riabilitazione in oncologia hanno acquisito una rilevanza sempre più crescente, grazie ai numerosi benefici che porta al paziente. La fisioterapia nel percorso di cura e trattamento dei tumori ha infatti l’obiettivo di prevenzione e trattamento dei deficit provocati dall’intervento chirurgico, farmacologico, radioterapico o anche dalla malattia stessa.
La riabilitazione oncologica, non solo fisica ma anche funzionale, nutrizionale, cognitiva, psicologica, sociale, consente quindi di reinserire più velocemente le persone che hanno contratto questa neoplasia nel sistema lavorativo, nella famiglia e nella società civile, garantendo loro una vita dignitosa e senza dolore.
Per questo la fisioterapia e riabilitazione devono essere parte integrante del piano terapeutico di ciascun malato di cancro, in tutte le fasi del percorso diagnostico e terapeutico. Aiutano quindi a:
Il fisioterapista è formato e istruito per poter aiutare i pazienti affetti da mesotelioma, in modo da:
Inizialmente i fisioterapisti svolgeranno una valutazione funzionale del paziente, finalizzata alla definizione degli obiettivi e del programma riabilitativo. La visita fisiatrica viene effettuata entro 24-48 ore ed eventualmente verrà intrapreso un trattamento riabilitativo entro le 24 ore successive.
Modalità, durata, frequenza e intensità del training fisico saranno coerenti con la capacità funzionale del soggetto e seguiranno sempre modalità progressive e sicure per il raggiungimento degli obiettivi predefiniti nei tempi prefissati.
Molti pazienti affetti da mesotelioma hanno difficoltà respiratorie, sia a causa della patologia sia in seguito ai trattamenti. Per questo la riabilitazione respiratoria è utile per aiutare i pazienti ad aumentare la funzionalità polmonare con varie tecniche educative.
La riabilitazione respiratoria è indispensabile in tutti i pazienti che devono sottoporsi a un intervento chirurgico o addominale, anche non in ambito oncologico, ma ancor di più se la patologia da asportare è tumorale. Un paziente che subisce un intervento, infatti, va supportato nella respirazione, perché dolore, limitazione motoria e cicatrici possono ridurre l’espansione del torace e quindi provocare infezioni o ristagno di secrezioni.
La riabilitazione motoria in pazienti oncologici è utile non solo nell’immediato periodo post chirurgico, ma anche durante e dopo le terapie antiblastiche. Infatti riduce la fatigue, cioè quel complesso di sintomi che lamenta il paziente affetto da tumore o in trattamento:
Inoltre la riabilitazione migliora la qualità di vita dei pazienti neoplastici, anche in coloro che sono affetti da malattia in fase avanzata.
La fisioterapia è utilizzata con successo anche per ridurre gli edemi, cioè i gonfiori, laddove siano state lese o interrotte le vie linfatiche. L’esempio più eclatante è la cosiddetta “sindrome del braccio grosso”che si presenta nei pazienti successivamente a interventi chirurgici, in caso di cancro della mammella o dissezione dei linfonodi del cavo ascellare.
I fisioterapisti possono trattare i pazienti efficacemente grazie a:
La fisioterapia non è sempre un trattamento consigliato nelle vittime di mesotelioma. In particolare, è sconsigliata nel paziente con metastasi a distanza, perché eventuali massaggi o altre tecniche potrebbero aumentare la diffusione delle cellule tumorali nel torrente sanguigno. Inoltre la fisioterapia è da evitare nel caso di lesioni ossee che potrebbero peggiorare a causa di atteggiamenti riabilitativi troppo “violenti”.
L’ONA si occupa di prevenzione e del supporto ai malati di mesotelioma e alle loro famiglie. In particolare il presidente dell’associazione, l’Avv. Ezio Bonanni, nella sua pubblicazione “Come curare e sconfiggere il mesotelioma ed ottenere le tutele previdenziali ed il risarcimento danni”, crea una guida esplicativa sugli accertamenti diagnostici e gli strumenti terapeutici più adatti alle vittime di mesotelioma.
L’assistenza dell’ONA non è solo medica e psicologica ma anche legale. Infatti le vittime hanno determinati diritti che vanno tutelati. Tramite l’assistenza legale sarà possibile richiedere le prestazioni INAIL, il Fondo Vittime Amianto, i benefici contributivi per il prepensionamento e il risarcimento danni. Per Forze Armate e Comparto Sicurezza, invece, occorre ottenere il riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere.
Per avere maggiori informazioni e richiedere una consulenza gratuita basta chiamare il numero verde 800 034 294 o compilare il form.