Aggiornamenti scientifici sul mesotelioma pleurico – luglio 2025

L’impatto della pandemia sul trattamento del mesotelioma: dati dai Paesi Bassi

Una recente pubblicazione su Scientific Reports ha analizzato l’effetto della pandemia da COVID-19 sulla gestione clinica del mesotelioma pleurico maligno nei Paesi Bassi. L’analisi retrospettiva, condotta su 2.629 pazienti, ha rilevato nel 2020 una significativa riduzione delle diagnosi (-13,2%) e un aumento dei casi trattati esclusivamente con cure palliative, in parallelo a una diminuzione nell’impiego della chemioterapia (dal 39,4% al 32,0%). Con il progressivo ritorno alla normalità sanitaria nel 2021, si è osservata una ripresa delle diagnosi (+15,2%) e una maggiore adozione dell’immunoterapia, favorita anche dall’introduzione di nuovi agenti. La sopravvivenza complessiva, tuttavia, è rimasta stabile tra i diversi periodi.

Analisi del gene NF2 e implicazioni terapeutiche

Uno studio pubblicato sul Journal of the Egyptian National Cancer Institute ha esplorato le implicazioni biologiche delle mutazioni del gene NF2 (Il gene NF2 è un gene oncosoppressore che controlla la replicazione delle cellule e l’integrità del patrimonio genetico), nel mesotelioma pleurico. Analizzando campioni tumorali da 82 pazienti, gli autori hanno rilevato una prevalenza di mutazioni in NF2 nel 22% dei casi. Tali mutazioni risultano associate a un microambiente immunitario peculiare, con infiltrazione di basofili, linfociti B naïve e periciti. Inoltre, alterazioni nell’espressione genica sono correlate a una prognosi più sfavorevole. L’analisi farmacogenomica ha suggerito una maggiore sensibilità di questi tumori a farmaci come camptotecina e vinblastina, indicando la possibilità di approcci terapeutici target-driven.

Immunoterapia adiuvante: studio su atezolizumab

Presentati a Chicago, all’ASCO 2025 (congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology), i risultati preliminari di uno studio clinico di fase III che valuta l’efficacia dell’atezolizumab come terapia adiuvante nei pazienti sottoposti a pleurectomia/decorticazione. I dati iniziali mostrano una buona tollerabilità del trattamento e un potenziale vantaggio in termini di sopravvivenza libera da recidiva. I risultati completi dello studio sono attesi entro la fine dell’anno.

La rete italiana per la cura del mesotelioma

In Italia, alcuni centri ospedalieri rappresentano punti di eccellenza per la diagnosi e il trattamento del mesotelioma. Infatti a Roma l’Ospedale Universitario Gemelli è un riferimento nazionale. A Milano, l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e l’Ospedale San Raffaele offrono percorsi integrati e multidisciplinari per pazienti affetti da patologie asbesto-correlate. Inoltre un elenco esteso di strutture italiane specializzate è consultabile sul portale della rete EURACAN. Il network europeo che connette i centri clinici d’eccellenza per i tumori rari.

Il dottor Pasquale Montilla è oncologo e membro del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA). E’ riconosciuto a livello nazionale per il suo impegno nella cura delle neoplasie legate all’esposizione all’amianto, tra cui il mesotelioma pleurico.

In una recente puntata di ONA TV, il giornalista Amorosini ha ospitato l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, per discutere del tema del mesotelioma tra i membri delle forze armate e della tutela legale per gli orfani delle vittime.

Il dibattito sulla chirurgia

Secondo il prof. Marcello Migliore, gli interventi devono essere valutati caso per caso, tenendo conto dello stadio, del tipo istologico, dell’età e delle condizioni generali del paziente. Inoltre secondo l’oncologo, solo una minoranza è realmente operabile, mentre nei casi avanzati o sarcomatoidi la chirurgia può risultare dannosa.

Il ruolo dell’ONA nella tutela medico-legale dei pazienti

L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) svolge un ruolo centrale nella protezione sanitaria e giuridica delle vittime di esposizione all’asbesto. Infatti l’associazione offre consulenza medica e legale gratuita e assiste i pazienti e le loro famiglie nell’accesso ai diritti previdenziali e alle tutele risarcitorie. Il servizio è disponibile attraverso il numero verde 800 034 294.

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