La transizione ecologica e la salvaguardia dell’ambiente passano per l’utilizzo di energie rinnovabili. Tra le rinnovabili l’energia idroelettrica è la più antica, utilizzata sin da tempiremoti dall’uomo. Anche se oggi infatti si utilizzaun’altra tecnologia lo scopo è sempre quello di sfruttare il modo cinetico dell’acqua come fonte di energia.
Usata dall’uomo sin dall’antichità sotto forma di mulini ad acqua oggi si avvale di tecnologie che permettono la trasformazione dell’energia ricavata dla moto cinetico in energia elettrica.
In questa guida scopriamo cos’è l’energia idroelettrica, come funziona, quali sono gli svantaggi e i vantaggi e l’uso che se ne fa in Italia.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, di cui è Presidente l’Avv. Ezio Bonanni, è impegnato nella tutela della salute e nella lotta all’amianto, anche detto asbesto. Consapevole che non esiste tutela efficace della salute senza salvaguardia ambientale si occupa di temi legati all’ambientalismo e promuove la trasizione ecologica.
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Come già detto, l’energia idroelettrica è una fonte energetica rinnovabile. È prodotta infatti sfruttando il movimento dell’acqua di laghi e fiumi grazie alla creazione di dighe e condotte forzate e l’utilizzo di turbine. Non determina il depauperamento della risorsa idrica che infatti viene utilizzata per sfruttarne la forza cinetica e prosegue poi per il suo corso.
I Greci ed i Romani utilizzavano già questo tipo di energia nei mulini ad acqua.
Nel basso Medioevo iniziò ad essere sempre più utilizzata la ruota idraulica, un mulino senza pale capace di ruotare su un punto fisso grazie alla forza esercitata dall’acqua, utilizzato per l’irrigazione dei campi e per la bonifica delle zone paludose.
In Europa, all’inizio della Seconda Rivoluzione Industriale, la turbina motrice fu perfezionata.
L’energia cinetica prodotta dall’acqua viene trasformata in elettricità attraverso un sistema di alternatori e turbine che costituiscono le cosiddette centrali idriche o idroelettriche.
Tramite un bacino idroelettrico, che serve a raccogliere le acque nella conca artificiale della diga e farne alzare la quota, l’acqua di un fiume o di un lago viene convogliata con velocità a valle tramite delle condutture forzate, trasformando la propria energia in energia di pressione e cinetica mediante distributori e turbine.
L’energia meccanica subisce quindi una successiva trasformazione in elettricità attraverso un generatore elettrico e può essere sfruttata.
Il suo sfruttamento, insieme alla conseguente produzione energetica, dipende dal rifornimento di acqua del bacino e dal regime precipitativo del bacino idrografico degli immissari.
Come energia inesauribile, rigenerabile e senza uso di combustibili fossili ha indubbiamente dei vantaggi. Qui di seguito li elenchiamo uno per uno.
Le centrali idroelettriche consentono di proteggere zone paludose e allontanare il pericolo di inondazioni grazie al contenimento dei corsi d’acqua per mezzo di dighe idroelettriche.
Garantiscono il rilascio di quantità controllate di acqua dei fiumi, regolandone il getto in modo costante e controllato.
Il rastrello garantisce un’adeguata pulitura e navigabilità dei corsi d’acqua trattenendo rami e alberi.
Grazie alle grandi e piccole centrali idroelettriche è possibile disporre di riserve idriche anche in periodi di siccità.
La produzione di energia idroelettrica tramite le centrali idroelettriche ha dei costi piuttosto contenuti, che riguardano le spese di manutenzione e di funzionamento, specie se paragonate a quelle degli impianti nucleari o a carbone.
L’investimento iniziale per la costruzione di un impianto idroelettrico è abbastanza elevato ma ripagato nel medio e lungo termine dalla continua disponibilità di materia prima gratuita.
Non mancano però gli svantaggi anche nell’utilizzo dell’energia idroelettrica, connessi soprattutto al degrado ambientale e all’inquinamento.
Dal punto di vista dell’approvvigionamento di energia, la totale dipendenza dagli agenti atmosferici rende il funzionamento delle centrali idroelettriche sensibile ai cambiamenti climatici e ad eventuali periodi di siccità.
La costruzione di dighe e di condotte forzate, oltre a causare degrado a livello paesaggistico, innesca possibili cambiamenti ambientali che si ripercuotono in modo particolare su flora e fauna.
I salmoni, per esempio, non riescono a depositare le uova durante la migrazione, anche se alcune tecnologie come la scala a monta, oggi gli permettono di superare le dighe.
Le dighe e gli argini non permettono ai fiumi di trasportare materiale come ciottoli e ghiaia e contribuiscono all’erosione delle spiagge.
La rumorosità dell’impianto genera un certo inquinamento acustico che costringe alcune specie ad allontanarsi causando alterazione di ecosistemi e paesaggio.
Oltre a rappresentare un pericolo per gli habitat naturali, le centrali idroelettriche possono danneggiare anche i letti dei fiumi a causa dei bassi livelli di ossigeno disciolti nell’acqua cambiando l’equilibrio chimico degli ecosistemi acquatici.
Uno studio prodotto dai ricercatori dell’Environmental Defense Fund, pubblicato su Environmental Science & Technology, mette l’accento sugli impatti climatici delle centrali idroelettriche, sottolineando gli svantaggi a livello ambientali di questa energia rinnovabile idroelettrica.
Secondo lo studio in questione le emissioni di gas serra prodotte dalle grandi centrali ad acqua fluente o a bacino sarebbero molto più alte di quanto calcolato nei precedunti studi.
Secondo la ricerca, fronte di una maggiore richiesta di elettricità, e dunque di acqua, il livello dell’acqua negli invasi a monte delle dighe scende e questo abbassamento fa in modo che i sedimenti sul fondo si riscaldino, favorendo l’attività microbiotica che rilascia metano in atmosfera. Oltre alle emissioni di metano, nel calcolo dell’impatto ambientale delle centrali idroelettriche è necessario conteggiare anche le emissioni di anidride carbonica associate allo sviluppo iniziale degli impianti e quelle a lungo termine causate dal riscaldamento dei bacini a monte.
In Italia, dagli inizi del XX secolo fino al primo dopoguerra, le risorse idroelettriche hanno rappresentato la maggiore fonte di dell’energia prodotta. Il settore idroelettrico in Italia infatti ha toccato picchi di poco inferiori al 100%. La prima centrale idroelettrica in Italia venne attivata nel 1895 a Paderno, costruita sull’Adda.
Oggi l’energia idroelettrica in Italia garantisce circa il 15% del fabbisogno energetico nazionale grazie all’apporto di più di 2.000 centrali. Ognuna di esse è una centrale idroelettrica ad acqua fluente.
Come funziona una centrale idroelettrica Italia? La produzione italiana si attesta sui 45 miliardi di kW annuali. Le recenti politiche incentivanti connesse alle fonti di energie rinnovabili idroelettrica e le innovazioni presenti nel campo dei sistemi architettonici, hanno reso particolarmente conveniente l’energia prodotta da centrale idroelettrica in Italia. Soprattutto le centrali idroelettriche italiane di piccole dimensioni possono sfruttare acqua energia e la forza dell’acqua anche su piccole portate. Questo è uno dei vantaggi centrale idroelettrica.
Dove sono le centrali idroelettriche in Italia? L’idroelettrico non è distribuito in modo uniforme sul territorio italiano. La stragrande maggioranza degli impianti idroelettrici in Italia si trova lungo le Alpi e gli Appennini.
Oltre alla produzione energia idroelettrica in Italia, questo è una fonte rinnovabile utilizzata in tutto il mondo. In alcuni Paesi del mondo l’energia idraulica copre la maggior parte del fabbisogno energetico. Perciò vi è una diffusa produzione energia idroelettrica nel mondo.
Questo tipo di energia è prodotta dalle molte centrali idroelettriche nel mondo. Nel settore idroelettrico nel mondo, l’Asia è il maggiore produttore mondiale di energia idroelettrica. In Svizzera, Austria, Islanda e Svezia l’energia dell’acqua è la principale fonte energetica e in Norvegia addirittura il 99% dell’energia prodotta è idroelettrica.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni, suo Presidente, si occupano di tutela della salute. Consapevoli che non esiste tutela della salute senza salvaguardia dell’ambiente si battono a favore della transizione ecologica e contro il degrado ambientale.
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