In questa utile guida vediamo cosa sono le energie rinnovabili e come si distinguono da quelle non rinnovabili. Scopriamo anche quali sono le energie rinnovabili più pulite, ovvero quelle che oltre a non essere limitate hanno anche un basso impatto ambientale in termini di inquinamento e rilascio di CO2 nell’ambiente. Vediamo quali sono le fonti di energia più usate in Italia e lo stato della ricerca e sviluppo nelle energie rinnovabili e gli esempi di energie rinnovabili.
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L’utilizzo di energie rinnovabili è fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente. Uno dei capisaldi dello sviluppo sostenibile consiste nel lasciare alle generazioni future la stessa quantità di risorse che le generazioni precedenti hanno avuto a disposizione.
Quando si parla di risorse per lo sviluppo le fonti energetiche svolgono un ruolo cruciale. La maggior parte delle attività antropiche necessitano infatti di energia per il riscaldamento e per la produzione del cibo e della tecnologia che utilizziamo. Fino ad oggi la maggior parte delle fonti energetiche utilizzate consistono in energie non rinnovabili, che non sono infinite e che sono soggette a depauparimento.
L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto, insieme al suo presidente, l’Avvocato Ezio Bonanni, crede che la tutela dell’ambiente sia indispensabile per salvaguardare la salute di tutti i cittadini. Infatti ambienti di vita e di lavoro non salubri e contaminati da agenti cancerogeni possono provocare gravi patologie a chi ne è esposto.
Cosa sono le energie rinnovabili? Tutte le energie rinnovabili sono fonti di energia che non si esauriscono. Le fonti di energia non rinnovabile sono le fonti energetiche tradizionali. Utilizzano combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas naturale. Le riserve di questi combustibili fossili non sono illimitate. Anzi, la loro rigenerazione necessita di tempi piuttosto lunghi.
L’energia alternativa è quella rinnovabile ed è quindi energia alternativa al petrolio. La transizione ecologica impone di privilegiare le energie rinnovabili. Quali sono le fonti di energia rinnovabile? Le fonti energetiche rinnovabili sono le forme di energia non esauribile e rigenerabile. Spesso sono associate ad un basso impatto ambientale. Tra le fonti energetiche alternative ci sono il vento, il sole, le risorse idriche e geotermiche, le maree e le biomasse, cioè la trasformazione di prodotti organici in energia elettrica.
Con l’aumento della domanda di energia, in costante crescita, le riserve delle fonti di energia non rinnovabili tendono ad esaurirsi. In più la loro combustione e l’eccessivo sfruttamento aumenta i danni ambientali e il rilascio di CO2 nell’ambiente.
Le energie rinnovabili provengono da fonti di energia alternative che appartengono alla struttura fisica del nostro pianeta, sono rinnovate costantemente e non sono soggette ad esaurimento.
Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale impongono un’attenzione maggiore nella direzione di salvaguardare l’ambiente e, con esso, la salute dell’uomo. Il principale vantaggio del produrre energia da fonti rinnovabili riguarda, però, non solo i benefici per l’ambiente, ma anche la certezza dell’approvvigionamento. Infatti, sono in grado di garantire nel tempo l’indipendenza da fornitori esterni e dagli equilibri geopolitici, oltre che a garantire uno sviluppo sostenibile.
Le fonti energetiche non rinnovabili richiedono tempi molto lunghi per la rigenerazione e hanno un alto impatto ambientale. Includono i combustibili fossili e quelli nucleari.
Il carbone è stato in passato la principale fonte di energia non rinnovabile utilizzata per la produzione industriale di energia elettrica. Deriva dalla fossilizzazione di piante acquatiche. Il carbone ha un alto impatto ambientale, sul clima, a seguito del rilascio di grandi quantità di CO2, e sulla salute dell’uomo. L’antracite, il più antico e pregiato, si è formato circa 400 milioni di anni fa. Il litantrace risale a circa 250 milioni di anni fa ed è il carbone più diffuso in natura. La lignite risale a circa 80 milioni di anni fa. La torba è il più giovane. Il petrolio è un’altra risorsa non rinnovabile. È un combustibile liquido composto principalmente da idrocarburi. Gli idrocarburi sono invece sostanze le cui molecole sono formate da idrogeno e carbonio, derivato dalla composizione di sostanze organiche ad opera di batteri anaerobici. Il petrolio è il prodotto di una trasformazione chimica durata centinaia di milioni di anni. Per estrarlo sono necessari procedimenti ad alto impatto ambientale, articolati e costosi, che variano a seconda del giacimento di provenienza (on-shore o off-shore).
Si definisce l’energia nucleare rinnovabile o non rinnovabile? L’uranio e il plutonio usati per produrre energia nucleare sono in grado di produrre grandi quantità di energia a un costo elevatissimo per l’ambiente e la salute dell’uomo. Questi minerali non sono inesauribili. Perciò è considerata uranio fonte non rinnovabile insieme al plutonio. Per questo motivo anche il nucleare non può essere considerato una fonte di energia rinnovabile.
Lo sfruttamento dell’energia nucleare da fusione nel ciclo del deuterio e trizio, prodotta a partire da elementi in pratica inesauribili in natura, è da considerarsi energia rinnovabile secondo la definizione unanimamente accolta di rinnovabile. Lo scavo del minerale, però, la sua raffinazione, l’arricchimento, il riprocessamento e lo stoccaggio delle scorie radioattive comportano elevati consumi energetici e la produzione di una quantità elevata di CO2.
Il gas naturale è la conseguenza di una reazione chimica che necessita di tempi lunghissimi. È spesso estratto con metodi ad alto impatto ambientale come il fracking (fratturazione idraulica).
Quali sono le fonti energetiche rinnovabili? Le energie alternative e rinnovabili si possono distinguere in classiche e non convenzionali. Ci sono i vari tipi di energia rinnovabile esempi. Tra le fonti di energia rinnovabili classiche ci sono quelle usate dall’uomo anche in passato, come l’energia idroelettrica e quella geotermica. Poi ci sono fonti di energie rinnovabili non classiche, alternative al petrolio e ad altre risorse esauribili.
Quali sono le energie rinnovabili utilizzate in Italia? Riguardo la produzione di energia rinnovabile in Italia, secondo il Decreto Legislativo 28 del 03/03/2011 e i contenuti della Direttiva 2009/28/CE, le fonti di energia rinnovabile sono:
In Italia il 16% del consumo di energia deriva dalle fonti rinnovabili e alternative. Il resto invece è ancora prodotto da fonti non rinnovabili. Tra fonti rinnovabili esempi in Italia ci sono per un buon 65% le fonti idroelettriche e geotermiche e per il 30% l’energia rinnovabile biomasse. Solo il 3% deriva dalle nuove rinnovabili, come l’eolico (2,1%) e il solare (meno dello 0.15%).
Il fotovoltaico è in aumento negli ultimi anni. Difatti, solo nel 2017 ha prodotto, tra le energie rinnovabili in Italia, l’8.7% dell’elettricità, posizionando il nostro Paese al quarto posto nella classifica mondiale per fonti energetiche in Italia. Un altro dato importante riguarda l’eolico, sempre più di rilievo negli ultimi anni, a tal punto da far guadagnare all’Italia, nel 2018, il primato di Paese europeo con la maggiore produzione di energia prodotta dal vento.
Nella lista delle energie rinnovabili compare l’energia eolica. L’energia eolica è prodotta dalle correnti dei venti, che, nonostante siano intermittenti, riescono a produrre una quantità di kilowattora sempre più elevata grazie alle nuove tecnologie.
Viene usata a livello locale l’energia alternativa eolica in fattorie e abitazioni a uso privato e prodotta grazie a turbine e pale eoliche che riproducono il sistema di funzionamento dei vecchi mulini a vento.
Tra le risorse rinnovabili esempi c’è l’energia solare. Esistono due tipi di energie solari: il solare termico o termodinamico e il solare fotovoltaico.
L’energia solare include tutte quelle tecnologie in grado di produrre calore ed elettricità a partire dalla luce solare. Viene sfruttata per il riscaldamento dell’acqua calda tramite gli impianti fotovoltaici e quelli solari termici, per generare calore e riscaldare gli ambienti e per l’illuminazione. La luce solare catturata dai dispositivi termici e dai pannelli fotovoltaici viene trasformata in energia elettrica o sfruttata per il riscaldamento di edifici e aziende.
L’energia geotermica sfrutta il calore della Terra. In particolare si prende in considerazione quello rilasciato da elementi quali uranio e potassio presenti sulla superficie terrestre, oppure da rocce e riserve d’acqua presenti nel sottosuolo, per trasformarlo in energia elettrica.
All’energia geotermica sono legate preoccupazione circa il rilascio di CO2 e di altri inquinanti. Lo sviluppo delle prime centrali geotermiche sul nostro territorio è tristemente associato all’utilizzo di amianto nei lavori di manutenzione. Ne sanno qualcosa i lavoratori delle Centrali geotermoelettriche di Larderello e del Monte Amiata. Tanto è vero che l’Avv. Ezio Bonanni ha promosso diversi procedimenti giudiziari in sede penale e civile. Come si evidenzia durante il convegno “Amianto e Geotermia“, questo dimostra che, oltre alla fonte di energia pulita, è fondamentale anche l’attenzione per la sicurezza sul lavoro.
L’energia rinnovabile delle biomasse è una forma di energia rinnovabile derivante da piante e animali. Quindi è prodotta da biocarburanti, gassificazione, biogas, oli vegetali, olio di alghe, cippato, gas di discarica, che permettono di produrre calore ed elettricità, oltre che combustibili liquidi.
I residui organici prodotti da animali e vegetali, i rifiuti urbani e quelli industriali biodegradabili sono utilizzati per la produzione di energia termica. Questo avviene attraverso appositi impianti che incanalano gas metano. Inoltre è utile per la produzione di combustibili liquidi. Le biomasse sono utilizzate soprattutto dalle industrie manifatturiere e dalle grandi aziende di trasporto per produrre energia elettrica o per alimentare i loro mezzi.
L’energia idroelettrica è uno degli esempi di energia rinnovabile. Un tempo utilizzata nei mulini ad acqua, è oggi prodotta soprattutto grazie alle dighe che canalizzano le risorse idriche in bacini artificiali, per poi immetterle in apposite turbine. Negli impianti di accumulazione l’elettricità viene prodotta in seguito alla deviazione di un corso d’acqua che scorre in apposite turbine.
Invece l’energia oceanica è l’energia delle correnti marine, delle maree, del moto ondoso e talassotermica. Sfrutta il moto delle onde, il riscaldamento dell’acqua e il movimento di correnti e maree per produrre energia elettrica.
Alcuni Paesi come Germania, Spagna, Stati Uniti e Giappone stanno investendo più di altri nella ricerca di nuove energie rinnovabili. Le tecnologie che sono ancora in corso di sviluppo includono la classificazione avanzata di alcune nuove tecnologie, utili a creare energia elettrica da fonti rinnovabili. Tra esempi di risorse rinnovabili ci sono le biomasse, la bioraffinazione, le centrali solari termodinamiche, la produzione di energia geotermica da rocce calde e asciutte (Hot-dry-rocks) e lo sfruttamento dell’energia oceanica.
Tali tecnologie non sono ancora completamente testate o hanno una commercializzazione limitata. Molte potrebbero avere un potenziale comparabile alle altre forme energetiche rinnovabili. Tuttavia sono necessarie nuovi studi e quindi la necessità di dover attrarre adeguati investimenti in ricerca e sviluppo.
La tutela di ambiente e salute è uno degli obiettivi dell’ONA. Recentemente, il 26 luglio, questa finalità è stata oggetto del convegno “Amianto, Ambiente, Salute: per Roma Capitale d’Europa“. Per salvaguardare la salute dei cittadini occorre la bonifica dei siti contaminati da agenti tossici, come l’amianto. La segnalazione può essere fatta da tutti attraverso l’App Amianto, un utile strumento per portare avanti la mappatura e la prevenzione primaria.
Inoltre l’associazione si occupa di fornire assistenza medica e assistenza legale alle vittime che hanno già subito danni alla propria salute. Per richiedere maggiori informazioni e poter ottenere una consulenza gratuita occorre chiamare il numero verde o compilare il form.