Che cos’è l’antofillite? Dove si trova in natura? Perché è pericolosa e come causa il mesotelioma e altre malattie amianto correlate? Queste sono alcune delle domande che troveranno risposta in questa guida. Scopriremo anche quali sono i diritti degli esposti all’antofillite e come fare per ottenere l’assistenza medica e l’assistenza legale gratuita dell’ONA.
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L’antofillite è uno dei minerali di amianto appartenente al gruppo degli anfiboli. Come tutti i minerali di amianto è altamente dannoso per la salute. Infatti l’esposizione a tutte le fibre di amianto causa gravi patologie asbesto correlate.
L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avvocato Ezio Bonanni lottano da anni contro l’asbesto e tutelano le vittime e i loro familiari.
L’antofillite (dal latino scientifico antophyllum che significa garofano) è un silicato idrato di magnesio con formula chimica 7MgO,8SiO2,H2O, ed è il più importante degli anfiboli rombici. Descritto per la prima volta dal mineralogista tedesco Christian Friedrich Schumacher nel 1801, il nome gli viene dal colore che assomiglia a quello del garofano. Appartiene al sottogruppo degli anfiboli di magnesio-ferro-manganese ed è un asbesto di ferro-magnesio formato da soluzioni isomorfe. Ha inoltre una temperatura di decomposizione tra 600-850°C.
Frequente è la sua presenza nei micascisti dell’Alto Adige (Val Passiria, sopra Merano) e in misura inferiore anche nell’isola d’Elba, nelle Alpi e Prealpi Occidentali, e in Finlandia. L’antofillite, al contrario di altri minerali di amianto, non fu trovata in enormi quantità.
La sua fragilità poi la rese meno adatta all’utilizzo nei trasporti, nell’industria e nell’edilizia, a eccezione dei pavimenti compositi. Ne venne fatto ampio uso nell’industria cosmetica e in altri prodotti a base di talco, nonché nei composti che includono la vermiculite. Oggi i prodotti a base di talco necessitano di particolari test che ne verifichino l’eliminazione di ogni traccia di antofillite.
In generale l’amianto aveva delle proprietà tecniche e chimiche che ne hanno incentivato l’utilizzo. Le caratteristiche principali sono:
Perciò l’amianto è stato un materiale molto utilizzato nell’edilizia e nell’industria, come quella tessile e dei trasporti, e presente in tutti gli ambienti della vita professionale e privata (case, acquedotti, palestre, scuole, capannoni, treni, navi, aerei).
Data la massiccia presenza sul territorio, l’ONA ha istituito l’App Amianto per facilitare la segnalazione da parte dei cittadini di siti contaminati e favorire la bonifica di queste aree (prevenzione primaria).
La pericolosità dei minerali di amianto era stata presa in considerazione già all’inizio del secolo scorso, anche se si dovrà aspettare il 1992 per vederne finalmente eliminato l’utilizzo e la commercializzazione in Italia.
La pericolosità dei minerali di amianto dipende dalla loro capacità di rilasciare fibre sottilissime che si disperdono nell’ambiente, che rimangono nell’aria a lungo e che possono essere facilmente inalate o ingerite.
In base all’indice di friabilità si distingue l’asbesto friabile (riducibile in polvere con il solo uso delle mani) e l’amianto compatto. Tuttavia entrambi i tipi di amianto sono pericolosi perché anche l’amianto compatto, in seguito a sollecitazioni meccaniche, danneggiamenti ed erosione, finisce con il rilasciare fibre nell’ambiente. L’amianto friabile e in forma di polvere è da considerarsi un rischio per la salute anche nella sua forma originaria e intatta.
L’amianto provoca ogni anno più di 107.000 morti, di cui più di 6.000 solo in Italia. “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia (Ed.2022)” dell’Avv. Ezio Bonanni denuncia la strage silenziosa dell’amianto nel nostro Paese.
L’OMS ha solidamente sostenuto la pericolosità dell’amianto. Infatti, tutti i tipi di amianto sono cancerogeni:
“All types of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials”.
Questa capacità cancerogena dell’amianto è confermata anche nell’ultima monografia IARC.
Il mesotelioma è un cancro maligno che colpisce le cellule del mesotelio, tessuto che riveste le membrane sierose del corpo umano. A seconda della membrana sierosa coinvolta esistono diversi tipi di mesotelioma:
Questa neoplasia è molto aggressiva e può essere causata solo dall’esposizione ai minerali di amianto, come l’antofillite. Il numero dei casi di mesotelioma in Italia è in costante aumento, come riporta il VII rapporto RENAM.
Dato che i tassi di sopravvivenza sono ancora bassi per questa patologia, è fondamentale se c’è stata l’esposizione sottoporsi a controlli medici periodici (prevenzione secondaria) per giungere a una diagnosi precoce. La diagnosi precoce permette la tempestività delle terapie. L’ONA ha realizzato, a tal proposito, un protocollo per la diagnosi e trattamento del mesotelioma.
L’Osservatorio Nazionale Amianto tutela le vittime dell’amianto dal punto di vista preventivo e risarcitoria. Si occupa di assistenza medica e assistenza legale.
Attraverso la tutela legale (prevenzione terziaria) si può ottenere il riconoscimento delle prestazioni INAIL, del Fondo Vittime Amianto, dei benefici contributivi, del prepensionamento e dell’integrale risarcimento danni. Inoltre chi fa parte delle Forze Armate o del Comparto Sicurezza può richiedere il riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere. In caso di decesso della vittima, devono essere fatti valere i diritti dei familiari superstiti.
Per richiedere la propria consulenza gratuita basta chiamare il numero verde 800 034 294 o compilare il form.