Esistono delle risorse finanziarie a disposizione dei malati di mesotelioma? Il mesotelioma è una grave malattia causata dall’esposizione alle fibre cancerogene dell’amianto. Il mesotelioma è una malattia di difficile diagnosi possibile solo con un’accurata anmnesi lavorativa, per individuare la possibile esposizione professionale all’asbesto. Nonostante si verifichi spesso un ritardo nella diagnosi, e nonostante ci sia poca consapevolezza circa i trattamenti e le cure possibili, si parla ancor meno delle possibilità di supporto a disposizione dei malati e ancor meno di quelle finanziarie.
Il malati di mesotelioma vanno incontro a una diagnosi difficile. Essa richiede un dispendio di energie anche dal punto di vista finanziario. Dopo la diagnosi, alla mancata capacità lavorativa e di guadagno, si aggiunge il dispendio in cure e trattamenti finanziariamente spesso impegnativi. Il supporto dei caregiver durante il progredire della malattia deve essere totalizzante, perché il paziente non riesce più a svolgere le normali funzioni ordinarie.
In questa guida parliamo di tutte le opzioni per trovare sostegno: supporto e risorse per i malati di mesotelioma, approfondiamo le implicazioni finanziarie della malattia e stiliamo una picocla guida alla ricerca di assistenza finanziaria per i pazienti affetti da mesotelioma.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, che pubblica questo sito di supporto ai malati di mesotelioma, si occupa di decenni di fornire un supporto medico, psicologico e legale aigli esposti all’amianto e ad altri cancerogeni. Attraverso la consulenza gratuita sarà possibile ottenere il supporto di cui si ha bisogno, anche per l’ottenimento di tutte le prestazioni economiche sanitarie erogate dall’INAIL e il risarcimento integrale dei danni amianto subiti.
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Il mesotelioma è una malattia molto grave dall’esito di solito infausto. La prognosi e le aspettative di vita sono di solito molto basse e gettano il paziente in uno stato di sconforto, ansia e angoscia. Anche i caregiver devono affrontare una situazione emotivamente piuttosto complessa da gestire. Essi devono fornire allo stesso tempo un costante supporto al malato. Quando si parla di supporto per affrontare la malattia, non si può quindi prescindere dall’impatto emotivo del mesotelioma e sul suo impatto sociale.
L’assistenza psicologica svolge un ruolo essenziale nell’affrontare l’impatto emotivo del mesotelioma. I vantaggi riscontrati sono molti. Diversi studi hanno dimostrato che un supporto psicologico migliora la qualità di vita e aumenta la sopravvivenza. Infatti, la condizione psicologica dei malati di patologie asbesto correlate, insieme alla volontà di sopravvivere e di lottare contro l’amianto, influisce sul sistema immunitario e quindi sulle chance di guarigione.
“Oltre alla ricerca nel campo biomedico, è necessario assistere coloro che si sono ammalati e i loro familiari, anche con una parola di conforto e di sostegno. – ha dichiarato l’Avv. Bonanni, Presidente dell’ONA – Per questo noi dell’ONA stiamo incrementando l’azione e l’operatività del dipartimento di assistenza psicologica per le vittime dell’amianto e degli altri cancerogeni”.
Oltre al supporto psicologico è necessario anche un supporto finanziario, per far fronte alle esigenze della malattia, dei trattamenti e del sostegno esterno necessario.
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Ma andiamo con ordine e proviamo prima a comprendere con calma le implicazioni finanziarie del mesotelioma. Esse possono essere distinte in tre grandi categorie individuate in base al decorso della malattia.
In ognuna delle fasi elencate il paziente e i suoi famigliari avranno a che fare con un dispendio spesso anche ingente di risorse finanziarie. La fase del lutto può essere posticipata attraverso una diagnosi precoce e trattamenti multimodali efficaci. In alcuni casi è possibile anche sottoporre i pazienti a chirurgia con chemioterapia intratoracica, una pratica sperimentale che ha dato buoni frutti. Ma il mesotelioma resta un tumore di difficile cura, per cui a un certo punto, quanto più tardi possibile, sarà necessario occuparsi anche degli aspetti finanziari legati ad eredità e successioni e al funerale.
Nella fase di pre-diagnosi si ha un dispendio di risorse finanziarie direttamente proporzionale alla velocità della diagnosi. Una diagnosi puntuale permette di evitare il lungo e dispendioso pellegrinaggio verso differenti specialisti. Tra gli esami per la diagnosi figurano la TAC e la risonanza magnetica che hanno il loro costo. Come tutti gli esami diagnostici però possono essere prenotati attraverso il CUP regionale, seppur con lunghe liste d’attesa. Il Consensus Report di Helsinki suggerisce un’attenta anamnesi lavorativa e della vita del paziente. Questo per individuare in caso dei sintomi aspecifici del mesotelioma probabili esposizioni all’amianto.
Una volta ottenuta una diagnosi corretta, ci si dovrà occupare di impostare attraverso un team multidisciplinare il trattamento più adatto, in base al tumore, al suo stadio e alla salute generale del paziente.
In alcuni casi specifici si opta per la chirurgia e la radioterapia. Tuttavia è più frequente trattare il mesotelioma con la chemioterapia. Inoltre ci sono altri trattamenti innovativi o in fase sperimentale che hanno ottenuto risultati soddisfacenti, come l’immunoterapia.
Poiché il mesotelioma è una patologia rara, il paziente deve essere assistito da un gruppo multidisciplinare di medici esperti, che consenta di definire il più appropriato percorso terapeutico in base alla tipologia del mesotelioma (pleurico, peritoneale, pericardico e della tunica vaginale del testicolo).
Il gruppo multidisciplinare è composto solitamente da un oncologo, cioè un medico specializzato nel trattamento di tumori, un chirurgo, un anatomopatologo, che esamina i tessuti raccolti con le biopsie, il radioterapista, il radiologo e il radiologo interventista, un terapista del dolore eun fisioterapista. A queste figure si possono aggiungere anche:
La fisioterapia nel percorso di cura e trattamento dei tumori ha infatti l’obiettivo di prevenzione e trattamento dei deficit provocati dall’intervento chirurgico, farmacologico, radioterapico o anche dalla malattia stessa.
La riabilitazione oncologica, non solo fisica ma anche funzionale, nutrizionale, cognitiva, psicologica, sociale, consente quindi di reinserire più velocemente le persone che hanno contratto questa neoplasia nella famiglia e nella società civile, garantendo loro una vita dignitosa e senza dolore.
La fisioterapia aiuta a prevenire e trattare gli effetti collaterali delle terapie e recuperare le funzioni lese.
Non sempre il fisioterapista èintegrato nel team multidisciplinare e spesso il paziente deve rivolgersi a un fisioterapista privato per integrare la cura multimodale del mesotelioma ed ottenere i migliori effetti possibili sulla sua salute fisica e psicologica.
Le unità di cure palliative sono un aiuto fondamentale nella gestione del cancro quando è in fase terminale, quando cioè i trattamenti messi in atto hanno il solo scopo di ridurre i sintomi della malattia, ma si è persa qualunque speranza di cura. In questi casi può ancora essere necessaria la radioterapia o la chemioterapia e soprattutto la terapia del dolore. Le unità di cure palliative sono a disposizione dei malati terminali e previste nel servizio di assistenza del SSN. Ovviamente sono necessarie delle risorse finanziarie da parte dei familiari per raggiungere il paziente degente, unite spesso, alal necessità di sospendere il lavoro da parte dei caregiver, in modo da dedicarsi al meglio al familiare malato.
Al momento della morte non è necessario approfondire che ci saranno numerose spese da sostenere legate al funerale.
I malati di mesotelioma hanno a disposizione una serie di risorse finanziarie erogate dall’INAIL. Nei casi in cui la malattia sia di origine professionale è necessario avviare l’iter per il riconoscimento da parte dell’enete di previdenza della malattia professionale. Con questo riconoscimento si ha diritto alla rendita INAIL mensile, all’acesso al Fondo Vittime Amianto e ai benefici contributivi per andare anticipatamente in pensione, o rivalutazione della pensione per chi è già in pensione.
Tutto ciò, unito alle prestazioni di carattere socio sanitario dell’INAIL, permette di trovare il sostegno e le risorse finanziarie necessarie per fare fronte al mesotelioma. tra queste figurano lo speciale assegno continuativo mensile, l’assegno funerario e l’integrazione di fine anno. Le somme accumulate in vita dal malato sono reversibili agli eredi legittimi, compresa la rendita INAIL.
Qui di seguito elenchiamo tutte le risorse finanziarie a disposizione dei malati di mesotelioma. Solo per malattia professionale:
Per i malati da esposizione ambientale è previsto l’accesso al FVA.
Come accennato, il mesotelioma si sviluppa a seguito dell’esposizione alle fibre di amianto, solitamente in ambito lavorativo. Dalla sua messa al bando con la legge 257 del 1992, i minerali di amianto sono stati vietati.
Nel caso in cui si riscontri una evidente negligenza da parte del datore di lavoro, che ha taciuto la presenza della fibra o non abbia messo in sicurezza i dipendenti dal pericoloso patogeno, gli ammalati possono chiedere e ottenere un risarcimento.
Con la Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Legge di stabilità 2008- Articolo 1 comma 241-246) è stato istituito presso l’INAIL il Fondo per le vittime dell’amianto.
L’art.1, comma 116, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) ha esteso le prestazioni del FVA, in via sperimentale, ai malati affetti da mesotelioma riconducibile a esposizione ambientale o familiare all’amianto, nel caso di decesso dell’assicurato.
All’articolo 4, commi 6-bis e 6-ter del Decreto Infrastrutture convertito (DL 121/2021) spunta anche il rifinanziamento Fondo per le vittime dell’amianto. Esso ammonta a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2030, a valere sul Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, istituito dall’articolo 1, comma 278, della legge n. 208/2015.
Dal 1° gennaio 2021, la prestazione aggiuntiva alla rendita è stata “stabilizzata” nella misura complessiva del 15% della rendita in godimento. La prestazione aggiuntiva viene corrisposta mensilmente insieme al rateo di rendita. Dalla stessa data, anche la prestazione una tantum a favore dei malati di mesotelioma e dei loro eredi è stata “stabilizzata”, così come il suo ammontare, fissato a euro 10.000.
Il finanziamento ha esteso l’ambito dei soggetti che possono avvalersi delle risorse finanziarie del Fondo. I soggetti inclusi, sono le Autorità di sistema portuale soccombenti in sentenze esecutive, o comunque parti debitrici in verbali di conciliazione giudiziale, aventi ad oggetto risarcimenti liquidati in favore di superstiti di coloro che sono deceduti per le patologie asbesto correlate.
Il malato di patologie asbesto correlate non deve presentare alcuna domanda, poiché dal 1° gennaio 2008 la prestazione aggiuntiva è erogata d’ufficio dall’INAIL.
In questi casi, l’interessato può presentare ricorso amministrativo. La contestazione tuttavia non può riguardare gli elementi che sono alla base del diritto alla prestazione principale, come ad esempio: diritto alla rendita, grado di inabilità, riconoscimento della patologia asbesto correlata e del relativo agente causale.
Il ricorso deve essere motivato e supportato da documentazione che ne dimostri la legittimità. Si può inviare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o brevi manu direttamente presso le competenti Strutture Territoriali INAIL. In quest’ultimo caso, è opportuno pretendere una ricevuta di avvenuta consegna.
Il ricorso va presentato entro 60 giorni dalla scadenza prevista per ciascun pagamento (acconti, conguagli e altri importi). Sempre nel sito INAIL si legge che “nel caso di ricorso avverso la misura della prestazione erogata, il termine decorre dalla data di ricevimento della comunicazione relativa al provvedimento di pagamento”.
Se il ricorso viene respinto o in caso di mancata risposta entro 60 giorni, l’assicurato può presentare un ricorso giudiziario alla Sezione Lavoro e Previdenza del Tribunale territorialmente competente entro il termine di prescrizione del diritto alla prestazione.
Il diritto alla prestazione aggiuntiva del Fondo va in prescrizione dopo dieci anni dalla data dell’entrata in vigore del Regolamento (13 aprile 2011) per le rendite costituite precedentemente.
Per le rendite costituite successivamente al Regolamento, il termine decennale decorre dalla data di costituzione della rendita.
Al contrario, il diritto a ottenere una differente misura della prestazione aggiuntiva (acconti, conguagli e ogni altro pagamento a carico del Fondo) si prescrive allo scadere dei cinque anni dalla data in cui l’INAIL ha informato l’interessato del provvedimento che decreta il pagamento.