In questa guida scopriremo tutto sul versamento pleurico, quali sono per versamento pleurico sintomi, come ottenere una diagnosi precoce e l’assistenza legale gratuita per ottenere i risarcimenti e i benefici previsti dalla legge. Il versamento al polmone può essere infatti, in molti casi, causato dall’esposizione all’amianto. In tali circostanze è il sintomo di una malattia ben più grave, correlata all’asbesto. In questo caso la malattia è indennizzabile se sorta sul luogo di lavoro.
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Per versamento pleurico polmonare si intende un accumulo di liquido all’interno della cavità pleurica, posta tra il foglietto pleurico parietale e il foglietto pleurico viscerale. Il versamento ai polmoni può essere causato da una patologia polmonare, pleurica o extra-polmonare.
Nei casi accertati di esposizione all’amianto come una di versamento pleurico cause, è raccomandata un’attenta sorveglianza sanitaria per diagnosticare precocemente eventuali malattie e neoplasie.
Quella che viene normalmente chiamata acqua nei polmoni o liquido nei polmoni è la conseguenza di un’infiammazione detta pleurite o di un tumore. Nel caso di pleurite acqua nei polmoni, il versamento pleurico è accompagnato da placche e ispessimenti pleurici. Nel secondo caso, invece, preannuncia acqua nei polmoni tumore, cioè il mesotelioma pleurico.
Riconosciuti i sintomi versamento pleurico, la diagnosi precoce risulta di grande importanza sia per la tutela medica sia per quella legale.
La pleura è una sottile membrana a due strati: uno ricopre l’esterno dei polmoni (pleura viscerale), l’altro ricopre l’interno del torace (pleura parietale). Normalmente tra i due foglietti pleurici è presente un sottilissimo filo di una sostanza lubrificante, il cosiddetto liquido pleurico nei polmoni. Il suo scopo è quello di facilitare lo scorrimento dei polmoni nel torace durante l’atto respiratorio.
Le malattie connesse a questa parte del corpo sono caratterizzate soprattutto da processi infiammatori (pleurite), da versamenti polmonari, da pneumotorace, da processi di fibrosi e, infine, da tumori. Il mesotelioma è il più frequente cancro primitivo ed è tipico dell’esposizione ai minerali di asbesto. Il mesotelioma che colpisce con maggiore frequenza è proprio il mesotelioma della pleura, di cui il versamento della pleura, è il sintomo più comune.
Il mesotelioma pleurico è quel tumore provocato dalle fibre di amianto, che causano, prima di tutto l’infiammazione, che poi evolve nel tumore della pleura. Tale correlazione diretta tra tumori e asbesto è rintracciabile ed espressa in modo incontrovertibile nelle monografie sull’amianto dello IARC (Asbestos. Chrysotile, Amosite, Crocidolite, Tremolite, Actinolite and Anthophyllite):
“There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary”.
Poiché, secondo il registro mesoteliomi (VII Rapporto RENAM sui Mesoteliomi), nel 93% dei casi il mesotelioma colpisce la pleura, in caso di versamento nei polmoni, diventa particolarmente importante fare dei controlli sanitari specifici.
Placche pleuriche isolate e versamento pleurico sono patologie spesso precorritrici di malattie più gravi. Avvengono nel 60% dei lavoratori esposti all’amianto e colpiscono la pleura parietale, vicino al diaframma.
La calcificazione della placca non è rara e può condurre a un’errata diagnosi di malattia polmonare grave quando sovrapposta radiologicamente ai campi polmonari. Solo grazie a TC si può differenziare la malattia pleurica dalla patologia parenchimale.
I versamenti pleurici causati dall’esposizione all’amianto sono normalmente unilaterali e possono verificarsi da 15 a 45 anni dopo l’esposizione all’asbesto. La TC del torace può conferma la diagnosi in un paziente con una storia di esposizione all’asbesto. L’analisi del versamento pleurico dimostra un processo essudativo e può essere sierosa, sieroematica o francamente ematica.
Dunque diventa necessario effettuare una valutazione diagnostica per escludere la malignità. I versamenti pleurici benigni da amianto possono risolversi col tempo. Infatti, da soli non predicono il rischio di malignità.
Una radiografia del torace, volta ad accertare la presenza di liquido nella cavità pleurica, costituisce il primo passo nella formulazione della diagnosi. Non sempre ciò si rivela sufficiente. Infatti, la radiografia potrebbe non rilevare il liquido, nel caso in cui questo sia presente in piccole quantità. In tali casi la presenza minima di liquido può essere identificata con ecografia.
I medici potrebbero eseguire una toracentesi per capire la causa versamento pleurico. In questa procedura, si preleva un esame di liquido per l’analisi tramite ago. Il campione di liquido viene controllato per stabilire il numero e l’istotipo delle cellule, per l’individuazione di eventuali cellule maligne.
Infine, l’angio-TC mostra più chiaramente il polmone e il liquido e può evidenziare una polmonite, un embolo polmonare, una massa mediastinica, un ascesso polmonare o una neoplasia che possa essere responsabile dell’accumulo del liquido.
Versamenti pleurici di ridotte dimensioni potrebbero non richiedere intervento, ma il disturbo sottostante deve essere trattato. In alcuni casi, si prescrivono analgesici fino al drenaggio del liquido indotto o spontaneo come versamento polmonare cura. I versamenti più estesi, soprattutto quelli che causano respiro affannoso, possono richiedere il drenaggio del liquido. Di solito, tale manovra allevia notevolmente la dispnea (respiro affannoso).
In caso di danni alla salute, con insorgenza di malattie asbesto correlate, le vittime hanno diritto anche alla rendita INAIL, al prepensionamento e al risarcimento dei danni. L’Osservatorio Nazionale Amianto offre una completa assistenza gratuita medica e legale.
Comunque, non si deve mai dimenticare che la prevenzione primaria, cioè evitare tutte le esposizioni ad asbesto e ad altri cancerogeni, è l’unico reale strumento di tutela della salute. Tutti i criteri necessari alla diagnosi ed alla prevenzione nei confronti delle malattie provocate dalle fibre killer sono stati esposti nel Consensus di Helsinki.
Coloro che sono stati esposti ad asbesto e ad altri cancerogeni sono a rischio di danni alla salute. Perciò è necessario essere sottoposti a sorveglianza sanitaria, cioè una serie di controlli per la diagnosi precoce e le cure tempestive. Questa è la cosiddetta prevenzione secondaria.
Sfortunatamente il versamento di liquido nei polmoni, come detto, in molti casi anticipa il mesotelioma pleurico. Anche quando l’infiammazione non dovesse evolvere in tumore della pleura e non ci fossero altri danni, comunque vi è diritto al risarcimento dei danni dovuti alla fase infiammatoria.
L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni assistono le vittime dell’amianto e, quindi, anche quelle del versamento liquido polmoni, per le quali le fibre di amianto hanno il ruolo causale decisivo.
In presenza di diagnosi di mesotelioma pleurico, è necessario tener conto del tipo di esposizione. Se tale patologia è conseguenza diretta dell’esposizione all’amianto di tipo professionale, vi sono una serie di tutele INAIL, oltreché delle altre a carico del datore di lavoro. Al contrario, in caso di esposizione ambientale, la tutela è solo con il Fondo Vittime Amianto.
Attraverso l’ APP amianto si ha un censimento completo dei siti contaminati da amianto in Italia. Inoltre i danni provocati da questo minerale killer in Italia sono approfonditi in “Il libro Bianco delle morti di amianto in Italia-Ed.2022”, ad opera dell’avv. Ezio Bonanni.
In caso di versamento pleurico malattia professionale, si può chiederne il riconoscimento. Solitamente, il versamento si accompagna, infatti, a placche pleuriche e ispessimenti pleurici e può anticipare il mesotelioma e il tumore del polmone.
Nel caso in cui l’INAIL o l’ente assicurativo, riconosca la malattia professionale con indennizzo, sussiste il diritto ai benefici asbesto. Al lavoratore a cui è riconosciuta la malattia professionale, spettano i seguenti risarcimenti e benefici:
Nel caso in cui con i benefici pari al 50% del periodo di esposizione non si arrivi al prepensionamento, allora si può chiedere la pensione d’invalidità amianto (art. 1, commi 250 e 250 bis, L. 232/2016).
Sommati ai benefici INAIL la vittima, avrà sempre diritto al ricorso per il risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, attraverso il datore di lavoro. Il termine di prescrizione per la richiesta di risarcimento è di 10 anni a partire dalla diagnosi in caso di responsabilità contrattuale del datore di lavoro. Invece negli altri casi è quinquennale. Tuttavia è possibile interrompe il decorso della prescrizione attraverso la messa in mora.