L’Arma dei Carabinieri è la quarta Forza Armata dello Stato Italiano. Nata nel 1814 come Corpo dei Reali Carabinieri, divenuta Arma nel 1861. Ha fatto parte dell’Esercito italiano, come Arma, sino al 2000, quando il decreto legislativo 5 ottobre 2000 n. 297 l’ha elevata al rango di Forza Armata.
Secondo tale decreto “concorre alla difesa integrata del territorio nazionale. Il concorso è definito, in accordo con il comandante generale dell’Arma, dai capi di stato maggiore di forza armata, responsabili dell’approntamento e dell’impiego dei rispettivi dispositivi di difesa” (art.5).
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Fa capo allo Stato Maggiore della Difesa per le funzioni di polizia militare e per le operazioni militari fuori area. Per gli altri compiti, l’Arma dipende dai dicasteri dello Stato, come il Ministero dell’Interno.
Nel 2010 è stata definita la sua organizzazione, tutt’ora attuale, con dipendenze e compiti ben definiti. Tra le varie funzioni c’è la difesa, la polizia di sicurezza, la polizia giudiziaria e la protezione civile.
Nel corso degli anni, come avvenuto anche per le altre Forze Armate, è venuta a contatto con sostanze definite patogene e altamente cancerogene. Per questo motivo, l’ONA -Osservatorio Nazionale Amianto, insieme al presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, ha istituito un dipartimento per l’assistenza. Insieme alla sua equipe si occupa della tutela e dell’assistenza medica e assistenza legale gratuita per tutte le vittime del dovere facenti parte dei Carabinieri.
I Carabinieri, durante l’espletamento delle loro funzioni, possono incombere in diversi rischi. Tra essi c’è anche l’esposizione, per lo più inconscia, ad agenti cancerogeni, come l’amianto, il gas radon e le radiazioni ionizzanti.
Come viene dimostrato dalla monografia IARC, inalare e ingerire le fibre di asbesto può causare gravi danni alla salute, che conducono a patologie da asbesto. La grave situazione d’emergenza è denunciata nell’opera dell’Avv. Ezio Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2022”.
Questo tipo di insorgenza patologica è molto elevato tra i militari. La bonifica è doverosa così come il controllo, la prevenzione e la sorveglianza sanitaria.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha predisposto un dipartimento specializzato per tutelare e assistere tutti i carabinieri esposti a sostanze cancerogene.
Si determina sempre alla base la prevenzione che viene suddivisa in tre fasi, ognuna con la sua massima importanza:
Alcune patologie legate all’amianto sono riconosciute dall’INAIL, per cui si presume l’origine professionale, e sono: mesotelioma, tumore al polmone, asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici, cancro alla laringe e neoplasia alle ovaie. Poi ci sono altri carcinomi inseriti nella lista III o III dell’INAIL, in cui non sussiste la presunzione legale d’origine, come nel caso dei tumori gastrointestinali.
Chi si ammala sul lavoro ha diritto al riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere. Questo per far sì che si possa ottenere la pensione privilegiata e l’equo indennizzo.
Una volta ottenuto il riconoscimento di malattia professionale, ai lavoratori spetta una rivalutazione del periodo contributivo grazie ai benefici contributivi. Nel caso in cui non si manifesti nessuna malattia, il lavoratore può comunque aspirare a una rivalutazione contributiva. È necessario, in questo caso, dimostrare l’esposizione per almeno 10 anni e una concentrazione superiore alle 100 ff/l.
Oltre alle varie indennità che spettano alle vittime, hanno il diritto di avere l’integrale risarcimento danni. Questo comprende sia i danni non patrimoniali, ossia il danno biologico, morale ed esistenziale, che i danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante). Il calcolo del risarcimento si fa secondo il criterio prestabilito nelle Tabelle del Tribunale di Milano.
Oltre a questo, in caso di decesso, il risarcimento è devoluto agli eredi della vittima che al tempo stesso hanno diritto ad un risarcimento per danni propri.
Tutte le vittime possono ricevere assistenza dall’ONA, che collabora anche con l’Osservatorio Vittime del Dovere. L’Osservatorio rende il servizio di consulenza gratuita sia medica che legale. È possibile avere maggiori informazioni chiamando il numero verde o compilando il form.