Mesotelioma

Mesotelioma: nuove sfide e prospettive per la ricerca

Il mesotelioma miete sempre più vittime. Purtroppo, stando ai dati statistici raccolti, proprio in questi anni dovrebbe esserci il più alto picco di malattie asbesto correlate. Nonostante il largo utilizzo di amianto negli anni del boom economico, con il tempo sono stati rivelati i potenziali pericoli che ne derivano dalla sua esposizione. L’asbesto è un minerale cancerogeno e proprio sulla base degli studi scientifici si è compresa la necessità dell’entrata in vigore di una legge che ne vietasse l’uso. La norma che proibisce l’utilizzo e commercializzazione di questo materiale pericoloso risale al 1992. Mentre proseguono le bonifiche dei siti ancora contaminati, la ricerca scientifica continua a fare passi avanti.

Mesotelioma
Mesotelioma: i passi avanti della ricerca

I passi avanti della ricerca sul mesotelioma

Il mesotelioma è una delle malattie asbesto correlate maggiormente diffuse. Le denunce di malattie professionali scaturite dall’esposizione ad amianto sono notevolmente aumentate negli ultimi anni. Anzi, secondo i più recenti studi non si è ancora giunti al picco della curva statistica, osservando i tempi medi di latenza dell’insorgenza della malattia. Nonostante l’elevata incidenza di casi di patologie asbesto correlate, in particolare il mesotelioma, non si è ancora giunti a una cura definitiva che consenta ai pazienti una migliore aspettativa di vita, o addirittura la guarigione definitiva. In molti casi, infatti, l’intervento chirurgico non rappresenta una soluzione risolutiva nel tempo. Nel frattempo, la ricerca continua ad elaborare nuove soluzioni.

A fronte dell’inefficienza dimostrata alla somministrazione di farmaci chemioterapici, si è cominciato a sperimentare ulteriori cure, che hanno dato risultati maggiormente soddisfacenti. È il caso dell’immunoterapia. Si è dimostrato, infatti, che il 25% dei pazienti, almeno a tre anni dalla prima diagnosi, è sopravvissuto al mesotelioma a seguito della terapia. In Italia l’immunoterapia si è rivelata essere una nuova opzione terapeutica per il mesotelioma pleurico. Soprattutto in casi in cui non è possibile un’operazione oppure a fronte di una metastasi, più difficile da trattare. Si tratta, infatti, di un miglioramento anche in termini di aspettativa di vita da parte dei pazienti. 

Mesotelioma
Nuove cure per il mesotelioma e le altre patologie asbesto correlate

Nuove prospettive grazie alla vaccinazione

Oltre le evidenze riscontrate con l’immunoterapia, si è trovato ulteriore beneficio anche nella pratica vaccinale. Sono venute, infatti, alla luce nuove chance terapeutiche per coloro che risultano affetti da questa patologia maligna, il mesotelioma. Le nuove speranze sono state evidenziate a seguito della recente designazione Fast Track conferita dalla Food and Drug Administration (FDA) al vaccino antitumorale UV1, sviluppato da Ultimovacs. Questa designazione, concessa in combinazione con l’ipilimumab e il nivolumab, potrebbe segnare un punto di svolta nel trattamento dei pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno non resecabile.

Quindi, se fino a qualche anno fa le possibilità di guarigione erano assai poche per i pazienti affetti da mesotelioma, attualmente si stanno sviluppando nuove possibili cicli terapeutici da poter proporre. A scatenare queste patologie è l’esposizione e conseguente inalazione di polveri e fibre di amianto. Questo accade, nella maggior parte dei casi, soprattutto negli ambienti lavorativi. Infatti, l’eternit è stato largamente utilizzato nella costruzione di siti industriali, oltreché edifici pubblici.

La lesività delle patologie asbesto correlate

Il problema delle patologie asbesto correlate è la loro aggressività e la lunga latenza. L’inalazione di fibre di asbesto, infatti, non provoca nell’immediato danni alla salute. Nella maggior parte dei casi, i primi sintomi si manifestano anche dopo più di 40 anni dalla prima esposizione ad amianto. Inoltre, la sintomatologia spesso non si identifica nell’immediato, ma solo in uno stadio avanzato della malattia. I sintomi provocati dall’esposizione ad asbesto, infatti, sono riconducibili a quelli della patologie cardiovascolari e cardiache.

Spesso è quasi impossibile intervenire chirurgicamente per lo stato avanzato della patologia e si procede con cure alternative, il più delle volte poco efficaci. La ricerca svolge, pertanto, un ruolo fondamentale. L’introduzione di nuove cure, come l’immunoterapia e la pratica vaccinale, garantisce ai pazienti migliori aspettative di vita. Nel frattempo, i medici continuano la loro missione in materia di patologie asbesto correlate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *