In questa guida scopriamo tutto sul cancro della laringe. Quali sono per tumore laringe sintomi, le cause, tra cui tumore corde vocali cause, e i trattamenti più efficaci?
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Il cancro alla laringe è una neoplasia che fa parte dei tumori della gola, cioè di quei tumori che colpiscono gli organi presenti nella gola. In particolare il tumore della laringe colpisce l’organo della laringe. Come tutti i tumori maligni è caratterizzato da una crescita incontrollata di cellule che formano masse tumorali. Esse possono diffondersi in altri organi provocando metastasi.
Tra i fattori di rischio per il tumore alla laringe ci sono il fumo di sigaretta, uno stile di vita scorretto (consumo eccessivo di alcool, dieta povera di frutta e verdura) e l’eventuale esposizione a polveri e fibre di amianto e ad altre sostanze cancerogene negli ambienti di lavoro e di vita.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, insieme al suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, si occupa della tutela delle vittime di malattia professionale provocata dall’amianto o altri cancerogeni, compreso il cancro alla laringe.
Il cancro della laringe è un tumore maligno che colpisce l’organo della laringe, nella gola. Provoca metastasi e si diffonde in altri organi e distretti corporei. Cos’è la laringe e di dove si trova di preciso? La laringe è un organo interno di forma tubolare che si trova a livello del collo, all’altezza del pomo d’Adamo, e che è sede delle corde vocali. La laringe è quindi compresa tra la faringe e la trachea ed è formata da diverse strutture cartilaginee, muscolari e legamentose.
Questo organo svolge i preziosi compiti di incanalare l’aria verso la trachea, partecipando alla funzione respiratoria. Inoltre consente la fonazione attraverso le corde vocali e, grazie all’epiglottide, impedisce al cibo di raggiungere la trachea e di ostruire le vie respiratorie. La laringe è suddivisa in tre sezioni sovrapposte: la sopraglottide (sezione superiore), la glottide (sezione centrale) e la sottoglottide (sezione inferiore). Ognuna di queste tre sedi può sviluppare un cancro della gola, anche se è più frequente alla glottide (cancro glottico). Solo raramente interessa la sopraglottide (tumore sopraglottico) e la sottoglottide (tumore sottoglottico).
Il carcinoma squamocellulare è il cancro laringeo più diffuso. Il 95% dei pazienti sono fumatori. L’incidenza del cancro della laringe è di circa 13.000 nuovi casi all’anno ed è in diminuzione, in particolare tra gli uomini, molto probabilmente a causa dei cambiamenti nelle abitudini al fumo. Questi dati riguardo la diffusione del cancro alla laringe sono raccolti del report IARC.
Le forme più comuni di alterazioni precancerose a potenziale rischio di trasformazione sono quelle che interessano i tessuti che ricoprono la cavità boccale (leucoplachia laringea o macchia bianca, eritroplachia macchia rossa, macchia bianca in gola). In genere le lesioni bianche (macchia bianca in gola) hanno minor rischio di cancerizzazione (intorno al 5-10%) rispetto alle macchie rosse (fino al 70%).
La gravità di un tumore dipende dalla grandezza della massa neoplastica e dalla capacità di diffusione delle cellule tumorali. Esistono 4 stadi di gravità che indicano la stadiazione:
Il tumore alla laringe ha diversi sintomi che all’apparenza possono non destare sospetti. I sintomi di un tumore maligno alla laringe sono infatti spesso subdoli e non sempre specifici. Variano a seconda della sede e dell’estensione della massa tumorale. Se questi sintomi si protraggono per più di 2 settimane senza mostrare segni di miglioramento è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.
Nel caso di cancro alla laringe sintomi più comuni sono raucedine, tosse, difficoltà a deglutire, dolore alle orecchie, sensazione di avere una protuberanza in gola e mal di gola persistente. A questi si aggiungono perdita di peso, difficoltà respiratorie, linfonodi sul collo ingrossati, dolore alla trachea e alla laringe, macchia bianca in gola e corde vocali e laringe ingrossate. Infine possono presentarsi l’emissione di un suono sibilante acuto durante la respirazione, alitosi, tosse con sangue e gonfiore al collo.
Nel tumore alle corde vocali i sintomi possono includere l’alterazione della voce. Per questo motivo tendono ad essere diagnosticati precocemente. I tumori della base della lingua e dell’epiglottide hanno come possibili sintomi una vaga sensazione persistente di corpo estraneo. Infatti tra tumore epiglottide sintomi c’è il dolore irradiato all’orecchio.
Il cancro della laringe colpisce soprattutto maschi adulti sopra i 55 anni. Il tumore della laringe ha tra i suoi agenti eziologici l’esposizione a polveri e fibre di amianto, il tabacco, l’abuso di alcol, infezioni da HPV, dieta povera di ortaggi e frutta e altri agenti cancerogeni di natura occupazionale e ambientale.
L’asbesto, nonostante sia stato messo al bando con la Legge 257/1992, è ancora presente in Italia in numerosissimi luoghi di lavoro e di vita. Denuncia questa grave situazione la pubblicazione dell’Avv. Bonanni “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed 2022“.
La pericolosità dei minerali di amianto risiede nella loro capacità di suddividersi in fibre longitudinali facilmente inalabili o ingeribili, dando luogo a infiammazioni (asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici), poi allo sviluppo di neoplasie e altre patologie asbesto correlate, come i mesoteliomi.
L’esposizione ad asbesto provoca anche malattie della laringe, come dimostrato da diversi studi scientifici. Il rapporto Eurogip (2006) dimostra che la neoplasia alla laringe è stata riconosciuta come asbesto correlata in 237 casi in Germania per il periodo dal 1997 al 2012, 15 casi in Danimarca per il periodo dal 1991 al 2003, altri 11 casi in Francia dal 1994 al 2002, e in Italia soltanto tre casi nel 2002, mentre per quanto riguarda il tumore alla faringe, soltanto due casi in Francia dal 1994 al 2002.
Anche l’ultima monografia IARC ha confermato la capacità cancerogena dell’amianto: “There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary”.
La diagnosi del tumore alla laringe avviene durante la visita otorinolaringoiatrica attraverso laringoscopia. La laringoscopia è una procedura che permette l’ispezionare della laringe e delle corde vocali per valutare la funzione laringea e la presenza di ulcerazioni, attraverso l’utilizzo di un laringoscopio a fibre ottiche dotato di illuminazione propria. Questo strumento viene introdotto nella gola attraverso la cavità nasale, se si tratta di laringoscopio flessibile, oppure appoggiato sulla lingua, se si tratta di fibroscopio rigido.
Se necessario, è possibile ricorrere a NBI (Narrow Band Imaging), che evidenzia la vascolarizzazione mucosa e permette di identificare il tipo di carcinoma laringeo. La biopsia alla laringe è l’esame diagnostico più efficace. Consiste nel prelievo di un frammento di tessuto al fine di valutare la presenza di cellule tumorali e, quindi, se si tratta di displasia corde vocali lieve, media o severa.
In caso di un cancro di dimensioni limitate, la neoplasia della laringe può essere estirpata con intervento chirurgico e con successiva radioterapia alla laringe per eliminare eventuali residui di tessuto neoplastico. Queste sole terapie spesso bastano per garantire la sopravvivenza.
Se invece il tumore alla laringe è esteso o ha già colpito i linfonodi alla trachea, va trattato con radioterapia e chemioterapia. In alcuni casi di stadio particolarmente avanzato, la laringe deve essere estirpata attraverso laringectomia, che rimuove completamente il cancro. Se ha colpito le corde vocali occorre fare un intervento alle corde vocali per estirpare il tumore.
La terapia mirata è caratterizzata da farmaci antitumorali, che interferiscono con le molecole necessarie alla crescita del tumore, e da anticorpi antitumorali, che agiscono in modo mirato verso specifici siti del tumore.
In caso di diagnosi di un tumore alla laringe è consigliato smettere di fumare e bere alcolici. Il tabacco e l’alcol rallentano infatti la rimarginazione delle ferite chirurgiche. Influenzano inoltre in negativo la terapia chemioterapica e radioterapica, riducendone gli effetti. Inoltre favoriscono la comparsa di altri tumori o di recidive e, infine, rendono meno tollerabili i chemioterapici, la radioterapia e gli altri farmaci antitumorali, ingigantendone gli effetti collaterali.
Il tumore alla laringe fa parte della Lista I dell’INAIL, in cui sono contemplate le malattie asbesto correlate la cui origine lavorativa è di elevata probabilità. Per questo motivo c’è la presunzione legale d’origine. Quindi è sufficiente la prova della presenza dell’asbesto nell’ambiente lavorativo per ottenere il riconoscimento delle prestazioni INAIL (indennizzo e rendita), senza dover superare alcune valore limite o alcuna soglia.
Dopo aver ottenuto il certificato di malattia professionale, esso va inoltrato all’INAIL, che, se accoglierà la richiesta, fisserà la visita collegiale, durante la quale il paziente può farsi assistere dal proprio medico di fiducia. Qualora ci fosse il rigetto della domanda, si potrà presentare eventualmente il ricorso giudiziario.
Con il riconoscimento dell’origine professionale sussiste quindi il diritto alla rendita mensile, stabilita in proporzione all’entità del danno biologico, dal 16% di grado di invalidità. Se invece il danno biologico fosse tra il 6 e il 15% , sussiste il diritto all’indennizzo. Nel caso di decesso della vittima, queste prestazioni sono le reversibilità ai familiari superstiti.
Recentemente, con l’ordinanza n.38862/2021, la Cassazione si è pronunciata sul ricorso di una vittima di tumore alla laringe che si era vista rigettare la domanda proposta nei confronti dell’INAIL e volta a conseguire rendita o indennizzo per malattia professionale. In questa occasione ha accolto il ricorso poiché, come dimostrato dal ricorrente, la Corte di Appello aveva trascurato di considerare che il d.m. del 2014, alla lista I, gruppo 6, individua il tumore alla laringe quale malattia la cui origine lavorativa è di elevata probabilità in relazione all’esposizione all’amianto.
Le sentenze che hanno ribadito la natura professionale di elevata possibilità di malattie laringe sono: Corte d’Appello Genova, Sez. lavoro, sentenza del 23/10/2020, Corte d’Appello Brescia, Sez. lavoro, sentenza del 19/08/2020, Tribunale Brescia, Sez. lavoro, sentenza del 07/10/2019 e Tribunale Ivrea, sentenza del 09/01/2019. A queste se ne aggiungono altre meno recenti come Corte dei Conti Umbria, Sez. giurisdiz., Sent. n. 84 del 08/11/2018, Cass. civ., Sez. lavoro, Ord. n. 28454 del 07/11/2018, Cass. civ., Sez. lavoro, Ord., n. 4347 del 22/02/2018 e Cass. civ., Sez. lavoro, Sent. n. 5704 del 07/03/2017.
Inoltre vi sono le sentenze di Corte dei Conti Lazio, Sez. giurisdiz., Sent. n. 270 del 19/05/2015, Cass. civ., Sez. VI – Lavoro, Ord. n. 926 del 21/01/2015, Cass., 26 marzo 2015, n. 6105, Cass., 11 novembre 2014, n. 23990, Cass. 19 giugno 2014, n. 13954; Corte dei Conti Emilia-Romagna, Sez. giurisdiz., Sent. n. 91 del 03/07/2013.
Infine è importante anche la sentenza n. 5704 del 07.03.2017 della Corte di Cassazione. Questa è la riforma della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Venezia, che aveva negato l’origine professionale del tumore alla laringe di un lavoratore esposto ad amianto. Il motivo era perché la vittima aveva l’abitudine voluttuaria al fumo di tabacco.
Dopo il riconoscimento da parte dell’INAIL dell’origine professionale del tumore laringeo, sussiste, come avviene per ogni altra patologia asbesto correlata, il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto. Questo diritto è designato specificatamente nell’art.1 co. 241/246 L.244/2017
Questa prestazione è erogata direttamente dall’INAIL e viene sommata alla rendita mensile o alla rendita in reversibilità in favore degli eredi legittimi, in caso di decesso del titolare.
Le vittime, che hanno già ottenuto il riconoscimento della malattia per origine professionale, hanno diritto ai benefici contributivi per esposizione ad amianto (ex art. 13, co. 7, L. 257/1992). Questa misura comporta una maggiorazione del 50% del periodo di esposizione professionale, consentendo così al lavoratore l’accesso al prepensionamento. Qualora il paziente fosse già in pensione, si attua invece la rivalutazione dei contributi.
Con l’accredito dei contributi, invece, il lavoratore che non matura il diritto alla pensione può richiedere la pensione d’invalidità amianto (art.1, comma 250, L.232/2016)
Sono stati riscontrati molti casi di tumore alla laringe di origine professionale in coloro che hanno prestato servizio nelle Forze Armate e nel Comparto Sicurezza.
Chi ha prestato servizio nell’Esercito, Aeronautica o Carabinieri e ha subito danni fisici durante l’esercizio della propria funzione, può far valere il proprio diritto alle prestazioni di vittima del dovere, con il riconoscimento della causa del servizio (art.20 L.183/2010). Uno dei settori maggiormente colpito da patologie asbesto correlate, tra cui proprio il carcinoma laringeo, è la Marina Militare. La causa è da ricercare nell’elevato utilizzo di amianto, sia per la costruzione delle basi a terra sia per le unità navali.
Le vittime di malattia professionale vengono ottengono dall’INAIL solo l’indennizzo del danno biologico subito e delle diminuite capacità lavorative che influenzano il patrimonio. Mentre si ha diritto all’integrale risarcimento dei danni.
Si ottiene facendo valere la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale nei confronti del datore di lavoro. Alle vittime di tumore della laringe di natura professionale spetta quindi il risarcimenti dei danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e dei danni non patrimoniali (biologico, morale ed esistenziale).
Il dimostrazione del nesso causale serve per contrastare i datori di lavoro che sostengono la natura extraprofessionale di questo tipo di tumore, che tralasciano il fatto che, invece, tutte le esposizioni ad amianto sono rilevanti.
La quantificazione dei danni, subiti dal lavoratore vittima di malattia di origine professionale, si stabilisce in maniera personalizzata. Per stabilire l’entità del danno non patrimoniale, si deve tener conto del valore della lesione biologica e applicare la Tabella del Tribunale di Milano. Il sistema permette quindi di quantificare il danno in maniera personalizzata, rideterminando il quantum delle singole poste in relazione alle caratteristiche individuali del danneggiato, per la responsabilità contrattuale e per la responsabilità extracontrattuale.
L’indennizzo INAIL deve essere scorporato per poste omogenee dal danno biologico e da quello patrimoniale per diminuite capacità di lavoro. Tutti gli altri pregiudizi, invece, devono essere integralmente risarciti.
La procedura è definita dall’art. 1, comma 1126, lettera a), L. 145/2018, per effetto dell’art. 3-sexies, comma 1, D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla L. 28 giugno 2019, n. 58, che ha abrogato la lettera a) del comma 1126 della ultima legge di bilancio. L’indennizzo del danno biologico è defalcato dal quantum del danno biologico, con integrale ristoro di tutti gli altri danni non patrimoniali. In caso di rendita, lo scorporo è circoscritto al danno biologico, piuttosto che al danno patrimoniale per diminuite capacità lavorative.
L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni offrono l’assistenza medica gratuita e l’assistenza legale gratuita per tutelare le vittime rispetto al rischio amianto e all’esposizione ad altre sostanze cancerogene che possono causare patologie alla laringe.
L’ONA e il suo presidente sono in prima linea nella lotta all’amianto e ad altri cancerogeni. Si battono per fermare le esposizioni grazie alla prevenzione primaria. Per facilitare la segnalazione dei siti contaminati da parte dei cittadini e incentivare le bonifiche è stata anche creata l’APP Amianto. Si occupano, però, anche della sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti (prevenzione secondaria) e della difesa legale dei diritti delle vittime, così come stabiliti dalla legge (prevenzione terziaria).
Rivolgendovi all’ONA per una consulenza gratuita sarete accompagnati in tutte le fasi dell’iter legale per ottenere il riconoscimento di tutti i diritti e benefici previsti dalla legge. Oltre all’assistenza legale l’ONA fornisce assistenza medica e psicologica, non solo per le vittime di mesotelioma ma per le vittime di tutte le malattie amianto, compreso il cancro della laringe. Per avere maggiori informazioni basta chiamare il numero verde o compilare il form.